di Erika Noschese
Sembrano essere due i sospettati per l’omicidio di Maria Grazia Martino, la 91enne che domenica mattina è stata ritrovata morta in via San Leonardo mentre la sorella, Adele, resta ricoverata al Ruggi d’Aragona in condizioni preoccupanti pur non essendo in pericolo di vita. Stando a quanto emerso fino ad ora dalle indagini condotte dagli uomini del vice questore Giovanni Di Palma, infatti, non vi sarebbero segni di forzatura né all’ingresso principale né a quello secondario dell’abitazione delle sorelle Martino. Da via dei Carrari, infatti, vi sarebbe un accesso secondario attraverso e proprio in quel luogo, una cantinola, sarebbero state trovate Maria e Adele. Se confermata questa ipotesi allora le sorelle avrebbero aperto la porta a una o più persone di propria conoscenza e questo spiegherebbe anche il silenzio dei cani, di taglia piccola ma vivaci tanto che in zona tutti li conoscevano, sciolti di notte per una maggiore tutela delle donne. Al momento, diverse le ipotesi al vaglio degli inquirenti che cercano di dare una risposta a quanto avvenuto. Ad oggi resta incerta anche l’ora del delitto ma tanti punti potrebbero essere chiariti proprio da Adele, la donna di 84 anni ferita alla testa. Attualmente, è ricoverata in ospedale con focolai ematici celebrali ma le sue condizioni non sono gravi; ancora in stato confusionale a causa del trauma cranico, ogni giorno viene sottoposta a tac di controllo. Quando le condizioni di salute lo permetteranno, Adele sarà ascoltata dagli inquirenti e potrebbe chiarire tanti interrogatori che oggi sono avvolti dal mistero. Alcuni vicini parlano delle sorelle Martino come di due donne benestanti ma nulla sarebbe stato portato via da chi si è introdotto nell’abitazione. Nel frattempo, non sarebbe stato ancora effettuato l’esame autoptico sul corpo di Maria: i risultati potranno stabilire con certezza l’ora del decesso e chiarire se le due donne sono state ferite da un oggetto oppure frutto di una caduta o, ancora, da spintoni nel tentativo di allontanarle, magari mentre provavano a difendersi. L’allarme infatti è stato lanciato alle 7.30 dalla nipote Adele che ogni giorno si recava a casa delle anziane zie per assisterle ma ciò non toglie che l’aggressione si sia verificata nella prima serata di sabato: alle 3 del mattino, infatti, inizia l’attività del panificatore che lavora presso I Fornai e che non ha visto né sentito alcun movimento strano o rumori particolari. Nelle prossime ore, gli inquirenti potrebbero provare ad ascoltare anche il fratello delle due donne, allettato da diverso tempo e che ogni pomeriggio tra le 17 e le 18 riceveva la visita delle sorelle per lo spuntino pomeridiano. Anche ieri mattina un nuovo sopralluogo da parte degli agenti della squadra mobile di Salerno, su disposizione della Procura per cercare ogni elemento utile all’indagine mentre si verificano ancora le telecamere di videosorveglianza. Dagli inquirenti il massimo riserbo sulle indagini.