di Brigida Vicinanza
“Vorremmo che le istituzioni ci aiutassero a questo punto, perchè vogliamo continuare a fare impresa, ma perchè andare via da Salerno? Con il nuovo progetto per il nuovo stabilimento delle Fonderie l’impatto ambientale sarà zero, ci aprano le porte perchè qui non possiamo più stare”. Durante la visita di Cronache all’interno delle Fonderie Pisano ad accoglierci è il direttore commerciale della società Luigi Pisano, che ha mostrato tutta la sua volontà verso la delocalizzazione per poter finalmente dare poi via al processo lavorativo che ora, con la perdita delle commesse, non sta dando i frutti sperati. Sono sei le zone opzionate dalla società Pisano, come si legge nella relazione presentata alla Regione Campania e ora si aspetta soltanto l’ok da parte delle amministrazioni comunali interessate dall’opzione. Tra le ipotesi c’è anche quella di San Nicola Varco, proposta qualche mese fa dal gruppo pentastellato Rousseau, che aveva trovato proprio nella zona un suolo non occupato e posizionato in un’area vasta e non a ridosso di abitazioni che poteva segnare la fine ai problemi della società dell’opificio di via Dei Greci, che avrebbe potuto avviare il processo di delocalizzazione da subito. L’area ricade nel Comune di Eboli (Area dismessa della Stazione Santa Nicola Varca). “La proprietà delle aree risulta della Regione Campania, non si conosce la possibilità di acquisizione o di fitto di detta area”. E come caratteristiche, nella relazione dettagliata redatta dalla proprietà dello stabilimento di Fratte, si legge: “la superficie dell’area è di circa 100’000 mq; è un’area dismessa dove insiste una fabbrica abbandonata; è situata nei pressi della Autostrada Salerno-Reggio Calabria e precisamente fra lo svincolo di Battipaglia e quello di Eboli; non è sottoposta ad alcun vincolo paesaggistico o naturalistico; essa è situate a distanza dal centro abitato di Eboli”.