VIETRI SUL MARE. E’ stato insignito della medaglia d’argento a valor civile dall’allora presidente della Repubblica per l’impegno profuso durante i giorni dell’Alluvione a Vietri sul Mare. Dopo 60 anni, don Carmine Sciullo tornerà in quell’oratorio salesiano che ha guidato proprio in quegli anni. E tornerà anche come cittadino onorario di Vietri sul Mare. Domani, infatti, il salesiano sarà ospite dell’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale nell’ambito delle celebrazioni per il sessantesimo anniversario della tragedia. La sua testimonianza sarà al centro del confronto che si terrà, a partire dalle ore 18.00, al teatro “don Bosco”. Don Carmine Sciullo, “appena” 97enne, dal 1954 al 1959 ha operato a Vietri quale Direttore dell’Oratorio salesiano e per il 1955-56 quale vicario economo nella parrocchia di San Giovanni. Fu quello il primo decennio della presenza salesiana a Vietri; il centro salesiano si dotò di strutture e spazi indispensabili per l’attività formativa, liturgica e ricreativa, ed operò a favore dei ragazzi e famiglie sia con la pastorale che con interventi assistenziali. Oltre alla medaglia d’argento al valore civile (Gazzetta Ufficiale n. 308 del 6 dicembre 1956), ricevuta insieme a Giovanni Zampa, don Carmine Sciullo ha ricevuto anche una benemerenza da parte del Comune di Vietri sul Mare e lo scorso anno gli è stata conferita la cittadinanza onoraria. La prima azione di soccorso, assieme ad altri volontari, quali Giovanni Zampa, ed i giovani Domenico Mancini e Roberto Di Mauro, fu la messa in salvo delle persone rimaste intrappolate nel palazzo Caiafa, sulla statale per Salerno. L’opera continuò nelle altre zone del comune, man mano che si ebbe percezione della portata della tragedia. Inoltre, insieme a don Sciullo e Zampa, furono insigniti dal presidente della Repubblica della medaglia di bronzo, il vigile urbano Pasquale De Luca, il maresciallo dei capo dei carabinieri Nicola Aruta e l’avvocato Bruno Biagioni. In occasione del 30esimo anniversario della catastrofe la giunta comunale guidata dall’allora sindaco Donato Cufari riconobbe nuovi onorificenze a quanti si distinsero durante quei giorni. Quindi si conferì una medaglia d’oro a don Sciullo e a Zampa e una medaglia d’argento ai signori Salvatore Nicoletti, Pasquale De Luca e Bruno Pozzi. «Onorando loro – si legge nell’atto del 18 giugno 1985 – la Civica amministrazione intende onorare tutti coloro che umanamente e con alto senso di civismo si prodigarono allora ed in ogni tempo nell’aiuto di sinistrati e di colpiti di eventi calamitosi di ogni genere». (andpell)
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