di Andrea Pellegrino
L’obiettivo (politico) del rettore Aurelio Tommasetti è la candidatura, meglio ancora se blindata, al Parlamento. Le voci si susseguono ormai da mesi e gli ultimi movimenti del rettore dell’Unisa confermerebbero l’ambizione di Tommasetti. L’area di riferimento sarebbe Forza Italia. Un lavoro che il rettore sta compiendo oltre i vertici provinciali, muovendosi così in ambienti più alti. Ieri mattina ha ospitato il senatore Maurizio Gasparri che ha preso parte al convegno dal titolo “Populismo o popolarismo? La globalizzazione e i suoi pericoli”. Qui il vicepresidente del Senato non ha mancato una stoccata a Vincenzo De Luca, senza risparmiare accuse allo stesso centrodestra salernitano: «Il centrodestra salernitano deve deve interrogarsi. Abbiamo criticato e continuiamo a criticare il modello De Luca – afferma Gasparri – Le polemiche non mancano, le vie delle fritture e del voto di scambio alimentano il forte consenso. Consenso che si riversa oggi nelle primarie renziane. Il centrodestra deve interrogarsi sul perché abbia da molto tempo una posizione perdente in città. Occorre riflettere per capire come ribaltare un modello che sta sfociando in monarchia, con i leader della sinistra che ormai designano direttamente i figli». Tommasetti, dunque, assiste e costruisce una rete di relazioni che potrebbero farlo decollare a Montecitorio, contrariamente al suo predecessore Raimondo Pasquino che, nonostante i vari tentativi, non è riuscito a sfondare in politica. Un primo segnale era giunto già con la nomina del nuovo direttore generale. Casella rimasta vuota dopo l’addio di Attilio Bianchi, ritornato alla guida di una struttura ospedaliera. Al suo posto Enrico Periti, pare anche lui d’area centrodestra. Periti risulta indagato a Brescia per aver assunto, all’esito di una procedura concorsuale, l’ex segretaria di Mariastella Gelmini. Intanto dalla sua il rettore taglia nastri all’interno dell’Ateneo salernitano e costruisce la sua strada verso Roma.