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Tenta di impiccarsi nel bagno della cella dove era detenuto. Salvato grazie al tempestivo allarme dei compagni di cella e all’intervento degli agenti della polizia penitenziaria. A tentare l’estremo gesto è stato Raffaele P. 30 anni di Pagani. L’uomo, ieri mattina, intorno alle 7.20 si é chiuso nel bagno della cella e dopo aver annodato un lenzuolo ad un sostegno ha provato a togliersi la vita mpiccandosi.Prima di chiudersi in bagno, il trentenne non aveva dato alcun segno dell’insano gesto che si accingeva a compiere. Aveva anche salutato, dando il buongiorno ai poliziotti in servizio nella sezione. Una volta in bagno, il trascorrere dei minuti, senza che Raffaele P. uscisse ha insospettiti i compagni di cella che l’hanno chiamato più volte senza alcuna risposta. Preoccupati i detenuti hanno aperto la porta del bagno e si sono ritrovati di fronte alla scena del tentativo di suicidio. Immediatamente hanno fatto scattare l’allarme. Immediatamente intervenuto, il personale di polizia penitenziaria ha provveduto a slegarlo dal cappio fatto con il lenzuolo. Nel giro di pochissimi minuti è stato anche sottoposto a massaggio cardiaco in attesa di soccorsi medici. E’stato grazie all’allarme dei detenuti e l’intervento dei poliziotti che è stato possibile evitare che il 30enne portasse a termine l’insano gesto.Attualmente il detenuto e ricoverato presso l’ospedale San Leonardo in sala rianimazione con prognosi privata.