di Monica De Santis e Olga Chieffi
“La pagina non funziona” è questa la dicitura che da oltre due giorni e mezzo compare quando in rete se si cerca di accedere all’Albo pretorio online del Comune di Salerno. La pagina web servizi.comune.salerno.it dunque è fuori uso. Un caso? Un guasto? Chi può dirlo. Eppure, questo mancato funzionamento, proprio in questi giorni, sembra tanto essere una manna dal cielo per l’amministrazione comunale. Infatti, chi, come noi, ha provato ad accedere, per controllare le determine di spesa relative agli spettacoli delle stagioni liriche del Teatro Verdi, si è ritrovato impossibilitato a farlo. Dunque, a tutt’oggi, è impossibile verificare ciò che il Comune di Salerno ha speso per gli appuntamenti messi in scena quest’estate e per tutti gli altri spettacoli proposti dal teatro Verdi, riguardo la lirica e la concertistica, negli anni addietro. Impossibile riuscire, almeno per ora a ricostruire quanti soldi sono stati versati nelle casse delle due associazioni che si occupano delle maestranze, dei figuranti e dei coristi, nonché dell’Orchestra Filarmonica Salernitana. Un guasto, come detto, iniziato due giorni e mezzo fa, ovvero da quando la stampa, ha iniziato ad occuparsi nuovamente del “Sistema Verdi”, grazie alle indagini che stanno portando avanti le Fiamme Gialle dopo la denuncia alla Procura della Repubblica di un’esponente del Movimento 5 Stelle. A questo guasto va inoltre segnalato che fino alla prima mattinata di ieri anche gli indirizzi di posta elettronica, di alcuni uffici comunali erano bloccati. Questo blocco, però, è stato disposto dalla Procura della Repubblica, che per accertamenti sulle mail inviate e ricevute, ha per alcuni giorni negato l’accesso alle mail. Un “Sistema Verdi” che, grazie allo schermo offerto dalle diverse associazioni, ha permesso negli anni di realizzare una vera e proprio osmosi con i teatri più importanti d’Italia e frequentati dal M° Daniel Oren. Il direttore artistico, alla vigilia della ripresa autunnale 2008 della stagione lirica, scremò ben quattordici musicisti tra violini, viole, contrabbasso, unitamente alla prima tromba e al primo oboe, che fu declassato a seconda parte, dell’Orchestra Filarmonica Salernitana “G.Verdi”, furono rimpiazzati con strumentisti scelti, senza bandire alcuna audizione con cui confrontarsi. Tempi tecnici stretti, per emanare i bandi per una semistabile, allora, poi, l’avvento di prime parti prestigiose, nel corso di questo ventennio di produzioni, del San Carlo, ricordiamo Gabriele Pieranunzi, Mimmo Sarcina, Hernan Gareffa, Fabrizio Fabrizi, dal Carlo Felice, lo splendido primo clarinetto Valeria Serangeli, il corno Vladimiro Cainero, l’arpista Marcella Lamberti, il I clarinetto del Maggio Fiorentino, Riccardo Crocilla, ancora del Massimo di Palermo, e da tante istituzioni internazionali e nazionali, volute dallo stesso direttore artistico, che hanno impreziosito non poche opere. Ultimamente si è rinforzato l’asse con la Fondazione Arena di Verona, di cui il Maestro Daniel Oren è stato nominato direttore musicale nel 2019, giustamente, poiché nessuno come lui in arena ha diretto oltre tredici titoli e tre concerti di gala per un totale di quasi 500 rappresentazioni, un amore particolare, che dura da 37 anni. Dall’ orchestra e dal coro del Verdi sono diversi che in estate vanno a suonare e cantare in arena, un vero e proprio doppio filo per alcune prime parti dell’orchestra, ad esempio il primo clarinetto Giampiero Sobrino già vice direttore artistico presso la fondazione scaligera, il quale ha suonato in rècital e con orchestra al massimo cittadino, in diverse stagioni concertistiche, come diversi strumentisti venuti a Salerno, ad esempio per il Nabucco del 2016 a cominciare a cominciare dal primo violino, Gunther Sanin, dal violoncello Sara Airoldi, dal clarinetto Stefano Conzatti e dalla superba tromba Massimo Longhi. Certamente, eccellenze che hanno in quel momento fatto risplendere l’orchestra, che ne ha ottenuto onori ed oneri, poiché nomi di tal vanto vanno ricompensati in modo diverso. Scambi che hanno portato le stelle dell’arena a Salerno, in particolare quest’anno, quando Cavalleria e Pagliacci e in particolare l’Elisir d’ amore affidato al regista Stefano Trespidi, ha visto mezzo cast incluso il Maestro Oren e l’assistente del direttore di scena a Salerno e assistente alla regia in Arena, Brunella De Laurentis, fare su e giù da Verona, ove stava per concludersi la stagione. Le sinergie fanno bene, ci si confronta, si cresce, ma guardando oltre cosa resterà in futuro, se malaguratamente, il nostro eccellente direttore artistico dovesse abbandonare Salerno? È il momento di inaugurare un nuovo corso e di pensare ad una fondazione, ad un’orchestra semistabile magari solo semestrale, che offra la possibilità a numerosi giovani di valore di fare esperienza in orchestra con una, anche se minima, sicurezza economica. Tutto ciò deve essere possibile anche a Salerno, come è successo in diverse regioni d’Italia, ed essendo il bando pubblico ed internazionale, la qualità del nostro massimo potrà solo elevarsi sempre più, con la sicurezza di ritrovare gli stessi strumentisti in ogni produzione. “Si, può, FARE!”.