Ormai da otto mesi, il lavoro dei tassisti italiani ha subito un crollo verticale. Una categoria tra le più colpite dalla crisi legata all’emergenza Covid-19, e in cui le nuove misure introdotte dall’ultimo Dpcm stanno facendo riemergere la stessa situazione disperata vissuta durante il primo lockdown. Le città, infatti, sono sempre più deserte e, tra smart working e coprifuoco, i clienti che usufruiscono del servizio taxi sono sempre meno. Pertanto, le problematiche, a prescindere dalle “fasce” di rischiosità, sono le stesse da nord a sud della Penisola. In Campania, e a Salerno nello specifico, sono bastati gli annunci di chiusura a ridurre in maniera piuttosto netta il traffico, vanificando la lieve ripresa intravista nei mesi estivi.
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