di Andrea Pellegrino
Tutto come previsto. Le aliquote Tasi (le massime consentite) sono state approvate e a giugno i cittadini salernitani potranno pagare la prima rata del tributo. Nessuna proroga – così come stabilito dal Governo su sollecitazione dell’Anci – nessuno slittamento del Consiglio comunale (convocato ieri nell’ultimo giorno utile per approvare la delibera Tasi), benché ci sia stata la richiesta di annullamento della seduta da parte del consigliere comunale Roberto Celano. Tutto è filato liscio, anzi super liscio, considerata la fretta imposta dallo stesso Vincenzo De Luca impegnato nell’ultimo tour elettorale. Tre astenuti (Memoli, Cammarota e Ferrazzano), due contrari (Zitarosa e Celano) e 23 favorevoli (compreso Alessandro Ferrara), l’esito della votazione finale che ha visto l’abbandono dell’aula da parte del consigliere comunale d’opposizione Raffaele Adinolfi. Una mossa che con molta probabilità lascerà presagire un prossimo ricorso al Tar contro la delibera appena sfornata. Respinti a larga maggioranza anche i due emendamenti presentati da Adinolfi mentre la delibera originaria è stata integrata con l’aggiunta della detrazione prevista per figli a carico fino all’età di 26 anni. «Ho chiesto l’annullamento del Consiglio comunale per le modalità di convocazione – spiega Celano – D’altronde non condivido l’urgenza in considerazione che il loro Governo (Pd) su sollecitazione dell’Anci di Fassino (Pd) ha concesso la proroga ai Comuni per deliberare le aliquote Tasi». «Ancora una volta – afferma, invece, Raffaele Adinolfi – il Comune ha applicato il massimo. Salerno si riconferma la città con le tasse più alte d’Italia. Praticamente ha utilizzato il massimo concesso per l’applicazione delle aliquote per il tributo. Ancora – prosegue Adinolfi – sulle detrazioni io avrei preferito, anzi buon logica vuole, che fossero collegate al reddito e non alla rendita catastale degli immobili». Ma come funziona la Tasi. Si pagherà in due rate. L’una entro il 16 giugno, l’altra entro il 16 dicembre. Chi vorrà naturalmente potrà pagarla in un’unica soluzione. L’aliquota prevista è del 3,3 per mille e le somme incassate (si stimano 9 milioni e mezzo di euro) – così come annuncia l’assessore comunale al bilancio Alfonso Buonaiuto – serviranno a finanziare il 30 per cento di alcuni servizi indivisibili, come la polizia locale, protezione civile, servizi cimiteriali e manutenzione verde pubblico. Per quanto riguarda le detrazioni: per una rendita catastale fino a 350 euro, ci sarà 200 euro di detrazione; mentre da 350 a 750 cento euro. Zero detrazioni per le rendite superiori a 750 euro. «La gran parte delle abitazioni principali – dice Buonaiuto – con rendite superiori, per il meccanismo di calcolo della Tasi avranno un importo inferiore rispetto all’Imu 2012». Ancora detrazioni per tutti di 30 euro per ogni figlio – senza limiti – con massimo 26 anni a condizione che risiedano anagraficamente nella stessa abitazione della famiglia.