di Monica De Santis
Sulle note dell’Inno d’Italia, si è alzata la bandiera tricolore che ha dato il via, ieri mattina all’apertura dell’anno scolastico 2021-2022 dell’Istituto Nautico di Salerno. Nel cortile della scuola gli studenti del primo anno insieme alla dirigente scolastica Daniela Novi, al Vescovo Andrea Bellandi, ad Andrea Annunziata presidente dell’Autorità di Sistema del Mar Tirreno Centrale, ad Antonia Autuori presidente dell’Associazione Stella Maris e a Daniele Di Guardo comandante della Capitaneria di Porto, hanno assistito alla tradizionale cerimonia che ogni anno si svolge nell’istituto salernitano. Subito dopo l’alza bandiera e la lettura della preghiera del marinaio a prendere la parola e a dare il suo personale saluto ai nuovi iscritti all’istituto è stata proprio la dirigente scolastica… “Sono emozionata e felice di vedervi tutti qui. Lo scorso anno, il giorno prima della riapertura delle scuole, fummo costretti a rinviare tutto perchè un nostro collaboratore risulto positivo al covid e l’istituto rimase chiuso per precauzione. Oggi ci siamo, riprendiamo un’antica tradizione di questa scuola e riprendiamo le lezioni in presenza. La scuola ragazzi vi fornirà gli strumenti per diventare una persona più piena e stupita, vi daremo gli strumenti per leggere la realtà e le persone. Vedete qualsiasi avventura da affrontare, qualsiasi problema da affrontare, il mondo ci fa credere che da soli si può, certo dobbiamo provarci ma dobbiamo avere anche delle persone che ci aiutino e di possiamo fidare. Quindi state uniti, siate cooperativi tra di voi e il vostro cammino, il vostro viaggio sarà costellato di successi”. La dirigente ha poi ceduto la parola per brevi messaggi di incoraggiamento e di augurio agli studenti, da prima al Vescovo di Salerno, poi al comandante della Capitaneria di Porto, poi al presidente Annunziata ed infine alla presidente di Stella Maris Antonia Autuori. “Ho voluto spiegare ai miei ragazzi – ha detto la dirigente Daniela Novi, al termine della cerimonia d’inizio anno scolastico – che nella scuola in particolar modo non ci sono dei tiratori liberi ma bisogna avere equipaggi cooperativi in cui ciascuno faccia la propria parte, il piano di resilienza di cui tanto si parla, deve includere una resilienza coperativa che consenta a ciascuno di aiutarsi in questo cammino avventuroso che è quello educativo che quest’anno ci auguriamo con gioia ed entusiasmo di vivere in presenza dal primo all’ultimo giorno”. Al termine tutti in classe docenti e alunni, per iniziare le lezioni. Emozionatissimi i ragazzi delle prime, più sicuri ed affiatati i ragazzi delle classi quinte. Per tutti però un pensiero comune, quello di poter rimanere in presenza per tutto l’anno e di dimenticarsi una volta per tutte della dad. Pensiero questo condiviso anche da tutto il corpo docente che ha riaccolto con gioia gli studenti e cercato di mettere a proprio agio i nuovi alunni delle classe prime.