Questo pomeriggio alle ore 17, i “Martedì letterari” ospiti di palazzo Sant’Agostino, presentano il volume “C’eravamo tanto armati” di Gian Ettore Gassani
La violenza ha molte facce: si nasconde dietro una madre che mette i suoi figli contro un padre, dietro un padre che non paga gli alimenti, dietro un sistema che non tutela chi denuncia gli abusi, dietro chi sa ma non vuol parlare. E non sempre perché non può. “C’eravamo tanto aRmati” è il terzo libro, edito da Imprimatur, della trilogia firmata dall’avvocato matrimonialista Gian Ettore Gassani. Una disamina di quelle storie nelle quali armarsi ha preso il posto di amarsi, storie scritte da un punto d’osservazione privilegiato, se di privilegio si può parlare, che è quello dell’avvocato matrimonialista, un “ammortizzatore, un anello di gomma che deve evitare e ricomporre attriti e scontri, provando a rimorchiare navi sull’orlo di irrimediabili naufragi verso acque più tranquille”, come scrive Maurizio De Giovanni nella prefazione al libro. Perché non è vero che la casa è sempre il rifugio più sicuro. L’orco può nascondersi ovunque: e quando è tra le pareti domestiche il conflitto spesso si trasforma in dramma. Genitori contro figli, figli contro genitori, mariti contro mogli e viceversa. La violenza ha molte facce e non ha età, non ha sesso, collocazione geografica né sociale, può esplodere dappertutto. È un fenomeno maledettamente trasversale che spesso coinvolge i più insospettabili. Nel libro sono narrate, in linguaggio romanzato, le storie di vita vissuta di persone comuni: dagli amori violenti ai figli negati, dalla disabilità dimenticata alla genitorialità omosessuale, dalla sottrazione di minori alle donne-Medea. Un libro che difende i diritti a tutto campo, compresi quella della scuola, luogo deputato alla crescita culturale e morale dei ragazzi, che spesso viene delegittimato da genitori- bulli che si scagliano contro i professori per un brutto voto o un rimprovero. E poi il desiderio del riscatto, della speranza, della volontà a non lasciarsi travolgere da un destino già segnato che, forse, così degnato e definitivo non è mai. Oggi, alle ore 17 nel Salone Bottiglieri della Provincia di Salerno, sarà presentato la terza opera di Gian Ettore Gassani, Presidente dell’Associazione nazionale dei matrimonialisti. L’evento, organizzato dai Martedì Letterari, è stato fortemente voluto dal Centro Giovani e dalla Sezione Universitaria. All’incontro, dopo i saluti del Consigliere per le politiche culturali e scolastiche della Provincia di Salerno Dott.ssa Mariarosaria Vitiello, della Presidente dei Martedì Letterari Prof.ssa Giovanna Scarsi e del Presidente dell’Ags Dott.Enzo Todaro, a conversare con l’autore saranno il Prof. Alberto Granese (Docente di Letteratura italiana Unisa), l’Avv. Edda Pinto, Stefano Pignataro (Presidete Sezione Universitaria-Vicepresidente Centro Giovani Martedì Letterari)-Natalia Granito, Oriana Bellissimo (Centro Giovani Martedì Letterari), Prof.ssa Serenella Sforza (Liceo Scientifico Giovanni da Procida). Il libro di Gassani è certamente un documento prezioso sui casi più ardui e complicati che passano per le mani di un matrimonialista nonchè una sorta di vademecum professionale, Gassani, infatti, discute di valori e comportamenti che un buon avvocato deve fare propri nel rispetto del suo cliente e di chiunque, per quanti intendano intraprendere la professione forense.