Adriano Rescigno
Blitz del nucleo antisofisticazione e dei vigili urbani ai mercatini di Natale sul lungomare. Contestate l’assenza dei contenitori per la spazzatua apribili tramite pedale, l’assenza dei contenitori per l’acqua per gli alimenti e la mancata copertura dei prodotti farinacei. Sotto la lente dei controllori i rivenditori di alimenti tra polemiche, sintomi esagerazione nei controlli ed accanimento. Nessuna multa elevata, per questa volta solo l’avvertimento agli esercenti di mettersi in regola anche se molti di loro accusano il Comune, «Deve provvedere l’organizzazione a fornirci l’essenziale per condurre la manifestazione senza il dover temere multe improvvise». Nessuna multa solamente la sospensione della vendita per tutto il corso della serata di ieri di panini ed altri prodotti farinacei e salumi non imbustati che necessitano dell’utilizzo dell’affettatrice che in assenza di acqua non sarebbe pulibile o quantomeno la pulizia non sarebbe sufficiente per gli standard igienici nel trattamento dei prodotti. Anche durante i controlli da parte del nas è saltata la corrente, problematica che si verifica costantemente, tutti i giorni, dall’inizio della fiera che a detta di molti espositori stenta a decollare. Quest’anno, i mercatini di Natale non sembrano essere iniziati sotto una buona stella. A riscontrare i primi problemi gli standisti di piazza Cavour che lamentano la cattiva postazione loro assegnata, non solo per le avverse condizioni meteo ma anche – e soprattutto . per la mancanza di visitatori che spesso si soffermano al Lungomare e non procedono oltre.
Continuano i furti, gli standisti:«Senza luce e senza controlli»
Formaggi e salumi per un totale di 400 euro, 5 vasetti di tonno dal valore di 100 euro, vasetti di colatura di alici e olive, continuano i furti durante le notti ai danni degli espositori. Portano via anche le calamite. Inconcepibile tre sole guardie giurate per 60 stands, ed intanto la mattina va via luce e la sera pure: «Un kilowatt per stand non basta nemmeno per i fari e le lampadice – ci dice uno dei partecipanti alla manifestazione espositiva – ed i frigoriferi, le casse per battere gli scontrini, le affettatrici, come le dobbiamo alimentare?». Avanza sempre di più l’ombra della cattiva organizzazione dell’evento da parte dell’Ente comunale che in cambio di quasi 2000 euro per accaparrarsi lo spazio di vendita, non lascia nemmeno le chiavi per i bagni chimici agli esercenti costretti ad usufruire dei servizi igienici dei bar o degli esercizi commerciali del corso. Molti standisti non vogliono tornare, un buco nell’acqua fin ora. ancora in attesa del picco in su delle vendite e di un vergo guadagno dal loro investimento sfidando freddo ed anche controlli “strategici” secondo alcuni, inviati apposta per far cassa in quanto dei disagi che vivono non si può non sapere. Ora le famose casette in legno dovranno dotarsi di quanto richiesto dai nas in coordinato disposto con i vigili urbani, pena multe salatissime, circa 1000 euro, che andrebbero ad aggravare una situazione già poco rosea.