di Fabio Setta
“A inizio stagione ho lasciato fare, adesso prendo io le redini in mano”. Così Claudio Lotito, non oggi, non ieri. Bensì un anno fa. Stessa storia, stesso posto, stesso bar, cantava Max Pezzali. Solo che in questo caso non si tratta di un bar ma di una società di calcio, per cui palpitano, nonostante tutto, tanti cuori. L’anno scorso il patron ha lasciato fare e anche quest’anno la situazione si è ripresentata. In linea di massima a un anno di distanza siamo qui a raccontare di errori simili, dinamiche identiche. Possono cambiare i nomi di allenatori e calciatori, ma il prodotto non cambia. Lotito, probabilmente, avrà lasciato fare anche quest’anno se il risultato sul campo è rimasto lo stesso. E così alla vigilia dell’ultima di andata si conta già un esonero e soprattutto solo un punto in più rispetto alla scorsa stagione. Quella da cui imparare per non commettere gli stessi errori, quella da cui ripartire per alzare l’asticella, volendo citare alcune del frasi dei due patron, la cui assenza al fianco della squadra in questa stagione si è notata in maniera evidente. E allora Lotito, dopo aver delegato il mercato estivo, è pronto a scendere nuovamente in campo, in occasione del mercato di gennaio. Nei prossimi giorni convocherà il ds Fabiani, inamovibile, nonostante gli errori commessi in fase di mercato, per fare il punto della situazione. Il patron parlerà anche con i calciatori per cercare di capire chi ha davvero voglia di proseguire quest’avventura con professionalità, carattere e attaccamento alla maglia. Il mercato di gennaio dello scorso anno, risultati alla mano, non è stato certo eccezionale. la speranza è che il nuovo intervento di Lotito possa avere risultati migliori. Anche perché quest’anno il calendario a fine stagione non sarà amico dei granata. E allora i punti vanno fatti subito. Come subito andranno presi i rinforzi, senza aspettare l’ultimo minuto dell’ultimo giorno di mercato. Si partirà ovviamente dalle cessioni. Diversi calciatori hanno reso al di sotto delle aspettative per differenti motivi. Laverone, così come Caccavallo, non ha avuto molto spazio. Schiavi, dopo un buon inizio, è calato parecchio. Ronaldo non riesce a convincere, così come Zito solo a tratti risulta essere incisivo. Joao Silva anche ad Avellino si è confermato un oggetto misterioso mentre Franco è da inizio anno ai margini della rosa, per motivi fisici e di mercato. C’è poi da risolvere la vicenda Donnarumma. Quattro gol giocando poco non sono un bottino da buttare via, ma la sensazione è che il calciatore a gennaio andrà via. Anche su questo, però, Lotito vuole vederci chiaro. Ad ogni partenza corrisponderà un arrivo. Per l’attacco piace Parigini in uscita dal Chievo su cui si è fiondato anche il Benevento. Arriverà qualche under che prenderà il posto di Cenaj, ormai fuori dai radar, che sarà girato in prestito alla Reggina, da cui potrebbero arrivare l’esterno sinistro Porcino, il centrocampista De Francesco e l’attaccante 1997 scuola Milan Bianchimani. Ma servirà altro. Serve altro per salvarsi e non soffrire come l’anno scorso. Ma stessa storia, stesso posto, stesso bar sarà davvero difficile.