di Erika Noschese
A quasi un anno dalla nascita di Resto al Sud, l’incentivo economico che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate da giovani under 36 nelle regioni del Mezzogiorno, è già tempo di bilanci. Partito ufficialmente il 15 gennaio 2018, in 10 mesi sono oltre 2.200 le imprese nate nel Mezzogiorno d’Italia, con oltre 8.200 posti di lavoro in più. Stando a quanto emerge dai dati forniti da Infocamere, la regione Campania si attesta al quinto posto, a livello nazionale e prima regione del sud con 734 start up innovative, pari al 7,6%. In totale, alla fine del terzo trimestre 2018, il numero di startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese è stato pari a 9.647, in aumento di 251 unità, con un bilancio positivo del 2,7% in più rispetto a fine giugno 2018. Secondo una panoramica nazionale, in pole position per il maggior numero di start up innovative c’è la Erika Noschese Lombardia che si attesta al primo posto con 2.368 domande accettate, pari al 24,6% del totale nazionale. Seguono il Lazio, che supera per la prima volta quota mille (1.027; 10,7%), e l’Emilia-Romagna (919, 9,5% del totale nazionale). Al quarto posto rimane il Veneto con 858 (8,9%), seguito dalla Campania, prima regione del Mezzogiorno con 734 (7,6%). Da segnalare poi come la Sicilia, che di recente aveva sopravanzato il Piemonte alla sesta posizione, abbia superato per la prima volta quota 500 startup (508 startup). In coda figurano la Basilicata con 97, il Molise con 55, e la Valle d’Aosta con 21 startup innovative. Tra le prime dieci province del sud Italia ci sono Bari con 188 nuove start up e Salerno con 179 imprese. A livello nazionale, invece, è Milano la provincia con il numero più elevato di start up, circa 1.669 fino al mese di settembre 2018. Al secondo posto si consolida Roma, con 916 (9,5%), seguita da Napoli con 330 (3,42%) e Torino al terzo posto. Bari (188) e Salerno (179) sono invece le prime due province del Meridione. Le ultime 15 province in graduatoria presentano meno di 15 startup ciascuna. Il record negativo spetta a Oristano (4 startup). E dalle startup innovative alle multinazionali, anche Invitalia ha dato sostegno ai migliori progetti imprenditoriali, valutando le domande pervenute entro i 60 giorni previsti, assicurando così tempi record di risposta. Significativi anche i numeri delle società controllate, con le quali Invitalia agisce in continua sinergia. Mediocredito Centrale (MCC), con l’erogazione di oltre 400 milioni di euro, prevalentemente nel Mezzogiorno, ha accompagnato la crescita di importanti realtà del tessuto industriale. Inoltre il Fondo di Garanzia per le PMI ha continuato a crescere con 116.000 domande accolte (+7% rispetto al 2017), per un volume di 17 miliardi di euro di finanziamenti. Invitalia Ventures SGR ha avviato anche il nuovo fondo di private equity “Italia Venture II – Fondo Imprese Sud” che, con una dotazione di 150 milioni di euro, sostiene le PMI del Mezzogiorno operanti nei settori con alto potenziale di sviluppo. Con il Fondo “Italia Venture I”, invece, sono stati effettuati investimenti per oltre 7 milioni di euro (+40% rispetto al 2017), che hanno mobilitato complessivamente risorse per 20 milioni di euro a favore di startup tecnologiche. Anche in provincia di Salerno, dunque, Resto al Sud ha ottenuto non poco riscontro, con la nascita di nuove start up innovatiche che hanno dato vita a nuovi posti di lavoro per i giovani con meno di 36 anni d’età.