di Olga Chieffi
Dopo un week-end che ha visto Salerno rilucere di eventi, dal teatro Verdi con la doppia replica del Rigoletto e il bagno di folla tributato a Daniel Oren e Raffella Cardaropoli in San Giorgio, i 70 anni di carriera di Nello Buongiorno al teatro delle Arti, la due giorni del Canta Giovani, il concerto inaugurale di Salerno Classica e veramente tantissima musica in giro, ieri mattina a palazzo di città, Claudio Tortora, ospite del Sindaco Enzo Napoli, unitamente al delegato alla cultura Ermanno Guerra e presidente del consiglio comunale Dario Loffredo, ha presentato il nuovo cartellone teatrale. Un talismano per guardare all’autunno con grande ottimismo, questa stagione, che ha già avviato positivamente la campagna abbonamenti. Nel salone del Gonfalone, a rappresentare le tante attività del Cos Pina Testa, la musa della Danza, Chiara Natella, Elena Parmense e Gaetano Stella e ancora Gianluca Tortora e quanti vivono, di giorno in giorno, quel teatro, che insiste a Salerno da vent’anni. La conferenza di presentazione è principiata con l’intervento delle dirigenti scolastiche di due storici istituti cittadini, il Liceo Classico Torquato Tasso, Carmela Santarcangelo e il Liceo Scientifico Francesco Severi, Barbara Figliolia, a testimoniare di un felice debutto, quello dei loro studenti a teatro non da semplici spettatori, ma da critici in erba, che hanno ricevuto insegnamenti e, in primis, lo spazio per esprimersi, dal direttore e dai redattori, che hanno messo a loro servizio le colonne di questo quotidiano. Un esercizio, questo, che riattiva, in un semplice Pcto, l’eterno invito a ri-cominciare, verificare, immaginare, scegliere, analizzare, inventare, meravigliarsi che è l’essenza di quel gioco senza scopo del teatro e dell’arte tutta. Sono dieci gli appuntamenti che saluteranno, quali protagonisti, alcuni dei volti più amati della televisione, del cinema e del teatro italiano, che ci accompagneranno dall’autunno alla primavera inoltrata “In una Salerno – ha affermato il Sindaco – che sa vivere di cultura e soprattutto di turismo. Un panorama di eventi che si arricchisce di un cartellone accattivante che attraverso la musica del teatro Verdi, gli eventi di Salerno Letteratura e del premio Charlot, la ripresa autunnale di tutti i teatri salernitani (verrà riaperto anche l’Augusteo con il Festival jazz del Conservatorio di Salerno in programma nell’ultima settimana di maggio), ci condurrà direttamente alle luci d’Artista che avranno una importante cabina di regia, per la quale ci siamo rivolti alla città di Torino”. A tagliare il nastro della 19° stagione del teatro delle Arti, sarà Stefano De Martino con “Quasi one man show”, uno spettacolo al debutto nazionale, per il quale per ora, possiamo solo immaginare che il ballerino e performer, monterà una serata sul racconto della sua vita con intermezzi cantati, danzati e recitati. La stagione proseguirà, poi, con Biagio Izzo, il mattatore campano ma, che come nella tradizione del teatro partenopeo, farà comunque riflettere, pur lasciandoci ad uno spettacolo esilarante e leggero. Ancora spettacolo con Gino Rivieccio in “Ri-mettetetevi comodi” in cui, assieme alla Minale band, ripercorrerà i suoi oltre 40 anni di carriera, che lo hanno visto interprete di ogni genere teatrale. Evocazione dei personaggi de’ “Il commissario Ricciardi” in “Mettici la mano” di Maurizio De Giovanni. Sotto la guida sapiente di Alessandro D’Alatri, gli attori Antonio Milo e Adriano Falivene, tornano nei panni del brigadiere Maione e di Bambinella, i quali si ritrovano proiettati nel futuro, con un incontro casuale che avviene mentre su Napoli piovono le “bombe americane”. Con loro una giovane accusata di omicidio, Elisabetta Mirra, che diventa motivo di “discordia” fra loro, di qui un approfondimento dei due amati personaggi della serie televisiva. Omaggio a Mina con Francesca Marini con lo spettacolo “La mente torna”, un lavoro scritto da Antonio Mocciola e Gaetano Liguori che ne cura anche la regia, capace di trasformarsi in un trascinante tributo ad una delle più grandi interpreti del panorama italiano e mondiale. Carlo Buccirosso ritorna con una novità “L’erba del vicino è sempre più verde”, mentre l’evento clou del cartellone è l’omaggio personale di Lina Sastri ad Eduardo De Filippo, il suo Maestro. Sarà uno spettacolo emozionale in parole, musica e soprattutto silenzi, poiché è in quegli istanti infiniti che è racchiusa la lezione di Eduardo, per lei e per tutti noi. La Sastri apre, così, un trittico del teatro napoletano che continua con “A che servono questi quattrini” di Armando Curcio, che ricordiamo nell’indimenticabile interpretazione di Eduardo e Peppino De Filippo. La vicenda ruota intorno al Marchese Parascandolo detto il Professore che per dimostrare le sue teorie socratiche, bizzarre e controcorrente, ordisce un piano comicamente paradossale che svela l’inutilità del possesso del denaro, e la rivedremo in scena con Giovanni Esposito, Gennaro De Biase, Valerio Santoro e Chiara Baffi, diretti da Andrea Renzi. Il trittico verrà chiuso dalla scarpettiana “Il medico dei pazzi”, commedia dal meccanismo comico perfetto, con il ritmo irresistibile della grande farsa popolare, per cui gli spettatori di oggi, come quelli di un secolo fa, non possono non ridere degli improbabili personaggi e della loro credulità, i quali saranno interpretati da Giovanni Allocca, Angela De Matteo, Massimo De Matteo, Peppe Maiale e Francesco Procopio. L’ultimo capolavoro del celebrato binomio Mozart-Da Ponte il “Così fan tutte” l’abbiamo applaudito al massimo partenopeo, lo avremo in novembre al teatro Verdi e andrà a chiudere anche la stagione del Delle Arti ad opera di Serena Pisa e Viviana Caggiano ovvero le “Ebbanesis”, che vestiranno i panni di Fiordiligi e Dorabella , le quali vivono da sole da quel folle giorno, circa un anno, in cui si realizzò l’imbroglio organizzato da Don Alfonso e i loro promessi sposi. “Ma…”, per dirla con la Rosina rossiniana, sotto la cenere cova ancora qualche scintilla d’amore per i loro ex fidanzati, ma non per questo le due sorelle hanno intenzione di tornare con loro. Ci ritroveremo, così, nella Napoli libertina sulle tracce di Roberto De Simone con le sue trasposizioni musicali, che sono l’anima del Nest e del sentire di Mario Tronco, che ha ideato un Mozart sentire le arie di quell’opera tra le strade della città della sirena Partenope.