di Erika Noschese
C’erano una volta le spiagge libere nella zona orientale di Salerno. C’erano, si. Ora non ci sono più. Non ufficialmente, sia chiaro eppure da Torrione a Mercatello, passando per Pastena, tutte le spiagge che un tempo erano considerate “libere” ora sono di proprietà degli abusivi. Provando a scendere in spiaggia qualcosa non torna e si percepisce subito. Poco dopo la discesa infatti si avvicina un tizio che chiede se preferiamo sdraio e ombrellone o solo una delle due opzioni. Dire “no, grazie” non funziona. Almeno nella maggior parte dei casi. E’ proprio quando si prova a far notare che si tratta di una spiaggia libera che iniziano i primi problemi – che si sono verificati già lo scorso anno e opportunamente segnalati agli enti competenti – fatti di urla, ripicche e, in alcuni casi, di offese. E questo vale per Pastena dove la spiaggia accanto al lido Colombo sembra essere diventata un secondo stabilimento balneare, abusivo. Di libero non c’è nulla, forse (e chissà per quanto) la discesa a mare. Poi file di ombrelloni, sdraio e se tenti di stendere il telo mare, magari, chiedono di spostarsi altrove, nella parte alta della spiaggia dove, per arrivare in acqua, devi fare anche slalom tra sedie e ombrelloni vari. La stessa cosa, ormai dall’inizio della stagione estiva, si verifica a Torrione, a Mercatello. Insomma, un po’ ovunque proprio come se fosse la “novità” dell’anno. Una novità che, anche in questo caso, va contro i cittadini salernitani che scelgono la spiaggia libera per evitare le spese che un lido comporterebbe. Ma nessuno parla, non ufficialmente almeno: lo scorso anno tante sono state le, giuste, lamentele dei bagnanti che chiedevano il ripristino del rispetto e della legalità sul litorale della zona orientale.