Spaccio da Torre al Cilento: 32 arresti - Le Cronache Ultimora
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Spaccio da Torre al Cilento: 32 arresti

Spaccio da Torre al Cilento: 32 arresti

orre Annunziata/Salerno. Sgominate 15 piazze di spaccio da Torre Annunziata fino ad arrivare nel Cilento, passando per l’Agro nocerino e Capaccio: blitz con 51 indagati tra cui anche un tiktoker e un prete. Un vasto fenomeno di spaccio che si estende dall’area vesuviana  con un fatturato che tocca gli 8 milioni di euro, gestito tramite corrieri provenienti da Napoli e Roma. Il cuore dell’inchiesta dei carabinieri torresi ruota attorno alla figura di Antonio Guarro, noto pusher salernitano originario di Torre Annunziata e residente a Eboli, il quale è stato arrestato in precedenza per possesso di droga e armi. Guarro aveva trovato un punto d’appoggio a Eboli, dove si era innamorato di una donna legata a una famiglia nota per il suo coinvolgimento nello spaccio. Questo legame gli ha consentito di espandere la sua attività di traffico di sostanze, inizialmente prendendo la droga a Torre Annunziata e successivamente organizzando il traffico attraverso i pusher napoletani, che si recavano a Eboli per le consegne. L’attività di Guarro, monitorata dai carabinieri tramite intercettazioni e pedinamenti, è stata infine smantellata con l’operazione che ha coinvolto diverse località del salernitano, contribuendo a un colpo significativo al traffico di droga in questa area. Guarro, che nel frattempo è stato condannato a 4 anni di reclusione per precedenti reati, è stato anche coinvolto in un’ulteriore operazione con Maria Solimeno, sorella di Mario Solimeno, un pusher ucciso in un agguato due anni fa a Eboli. La sua rete di spaccio è stata identificata come uno dei più ampi e capillari, che ha avuto un impatto considerevole sulla zona, estendendosi oltre i confini locali. Il religioso, identificato con l’appellativo di don Nando, in qualità di parroco della parrocchia di San Giuseppe di Torre Annunziata, avrebbe «favorito» le attività del coindagato Nino Gemignani. Quest’ultimo, infatti, aveva ottenuto il beneficio della messa alla prova nell’ambito di un altro procedimento penale e avrebbe dovuto svolgere, per ottenere l’estinzione della pena, alcune attività di volontariato nella chiesa di don Nando. Attività che, stando a quanto emerso dagli accertamenti investigativi del febbraio 2022, non sarebbero mai state fatte. Il sacerdote avrebbe infatti sostenuto, inducendo il funzionario dell’Uepe a redigere “una relazione finale ideologicamente falsa”, che “Gemignani aveva svolto i compiti a lui assegnati con spirito collaborativo e con senso di responsabilità”. L’esito della messa alla prova, supportato con tanto di fogli di presenza in parrocchia, fu quindi positivo, ma secondo gli inquirenti “Gemignani non aveva svolto la prevista attività di volontariato”. C’è anche una donna che spaccia droga mentre ha in braccio un bimbo, un neonato. Gestisce una piazza di spaccio fiorente, la donna che nei video ripresi dai carabinieri, tiene una bambina in braccio: si tratta della nipote e dagli accertamenti dei militari emerge che acquistava importanti quantità di sostanze stupefacenti (cocaina) da vendere ai suoi clienti. Per lei, soprannominata “Maria a’ pazza”, ma anche “penna” (il marito veniva chiamato anche “penna bianca”) il giudice per le indagini preliminari di Torre Annunziata  Luisa Crasta ha disposto il carcere.

 

In carcere ci sono Antonio Amato, 24 anni, Francesco Chierchia, 29 anni, Alfonso Contieri, 54 anni, Alessandro Corrado, 46 anni, Maria Guarino, 48 anni, Antonio Guarro, 45 anni (originario di Eboli), Umberto Intagliatore, 29 anni, Oreste Maresca, 32 anni, Silverio Onorato, 35 anni, Giuseppe Panariello, 37 anni, Antonio Perotti, 51 anni, Luciano Polito, 39 anni, Raffaele Polito, 39 anni, tutti residenti in località come Torre Annunziata, Torre del Greco, Castellammare di Stabia e Napoli. In carcere anche Rosario Prisco, 41 anni, di Sarno, e Alessandro Romano, 39 anni di Agropoli.

 

Altre 17 persone sono agli arresti domiciliari

Carmela Agretti, 34 anni, Domenico Arcobelli, 35 anni, Giuseppe Bianco, 25 anni, Antonio Cesarano, 45 anni, Antonio Garofalo, 77 anni, Nino Gemignani, 35 anni, Giuseppina Monaco, 47 anni, Marianeve Nasto, 31 anni, Salvatore Aniello Palumbo, 37 anni, Orsolo Polise, 32 anni, Anna Romito, 47 anni, Francesco Sanzone, 49 anni, Salvatore Scotognella, 28 anni, Francesco Severino, 55 anni, Ettore Solimeno, 77 anni, Angela Sperandeo, 49 anni, tutti provenienti da Castellammare di Stabia, Torre Annunziata, Pompei e Vico Equense, oltre a Vincenzo Merola, 58 anni, di Capaccio Paestum. Alcuni dei coinvolti, tra cui Michele Ambrosio, 51 anni, Angelo Gabriele Agnello, 32 anni, Vincenzo Curcio, 64 anni, Elena Fiorillo, 29 anni, Pietro Florio, 48 anni, Antonio Gemignani, 35 anni, Francesco Immobile, 60 anni, Vincenzo Longobardi, 54 anni, Anna Palumbo, 38 anni, Nunzia Palumbo, 34 anni, Maria Perotti, 30 anni, Rita Rosina, 28 anni, Michela Rubicondo, 33 anni, Raffaele Sorrentino, 41 anni, Silvio Michele Staffiero, 64 anni, Vincenzo Vitaglione, 24 anni.

Obbligo di firma presso i carabinieri. Tra questi anche salernitani come Antonio Abate, 40 anni, di Agropoli, Marco Di Nicola, 40 anni, di Battipaglia, e Brenda Palmieri, 31 anni, di Scafati.

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