di Erika Noschese
Con una votazione del Consiglio Comunale del 27 aprile scorso l’assise cittadina ha scelto di cedere il diritto di superficie di un’area di proprietà dell’Ente al Ministero. A scontrarsi con la decisione dell’ente comunale il Meet Up Pontecagnano Faiano e il Movimento 5 Stelle che parlano di “scelta sbagliata” in quanto, a loro dire, “il Ministero avrebbe la capacità di acquisire un’area senza intaccare il già risicato patrimonio comunale – per stessa dichiarazione del Sindaco in seno all’assise; l’area in questione è un’area sorgiva di grande valore ambientale – hanno dichiarato – Come gruppo abbiamo da subito cercato di accendere i riflettori su quanto questa scelta potesse essere incomprensibile, interessando tutti gli enti preposti anche invitando la Soprintendenza a valutare l’intervento”. Il governo cittadino con le ultime delibere di giunta, la 144 e la 159 accoglie le rimostranze avanzate dagli attivisti e candida l’area delle sorgenti ad un concorso di progettazione per la valorizzazione della risorsa naturalistica. “Con cautela rileviamo quindi degli atti formali che vanno nella direzione sperata ma che non lasciano trasparire una chiara volontà di rinunciare all’edificazione di un’area dall’alto valore ambientale e sociale. La nostra idea per quella zona della città resta di farne un polmone verde attrezzato e vivibile da riconsegnare alla comunità di Sant’Antonio – hanno poi aggiunto – Attendiamo di leggere bene le indicazioni che l’Amministrazione ha elaborato e che verranno messe alla base del concorso di progettazione, tale Documento di fattibilità delle alternative progettuali infatti non era presente sull’Albo pretorio”.
Anche il portavoce al Consiglio Regionale, Michele Cammarano ha precisato che “nel 2020 sollecitato dai nostri attivisti e dai volontari dell’associazione Italia Nostra ho depositato 2 interrogazioni alla giunta regionale. Avevano espresso forti perplessità e avevano chiesto al Comune di Pontecagnano Faiano di identificare altre aree dove realizzare la caserma. Ricordiamo che il Consorzio è il gestore delle acque che sorgono proprio in quest’area e che vengono utilizzate per l’irrigazione dei terreni agricoli del Comune e pertanto l’area presenta un interesse naturalistico ed economico che non consente di utilizzarla per costruire degli edifici. Per noi è paradossale prevedere una colata di cemento in un perimetro che si intendeva tutelare e rilanciare dal punto di vista ambientale, ma anche di vivibilità per l’intera comunità. Alla luce delle delibere della Giunta comunale ci auguriamo che questo rischio di questa nuova costruzione sia superato e che si valorizzi realmente l’intera area”. Di fatti, al Comune di Pontecagnano Faiano sono stari concessi 95.362,2 euro per la valorizzazione e riqualificazione della risorsa naturalistica sorgente Formola e per il piano urbano della mobilità sostenibile; la giunta comunale ha dunque attivato ogni procedura per la messa a bando di premi per l’acquisizione delle idee progettuali
dell’opera secondo la tematica individuata. Già nel mese di luglio anche gli attivisti di Italia Nostra Salerno e l’associazione Voci Libere hanno espresso la loro preoccupazione per l’edificazione dell’area delle sorgenti del Formola a Sant’Antonio di Pontecagnano Faiano. “Il nostro contributo, anche progettuale, dato durante il convegno è la fotografia di quello che vorremmo invece diventasse quell’area ovvero un Parco delle Sorgenti. Il 9 agosto l’Amministrazione ha, con delibera di giunta, deciso di candidare ad un concorso di progettazione finanziato dal Ministero l’area delle Sorgenti del Formola – hanno dichiarato in quell’occasione gli esponenti delle associazioni – Tale deliberato non spegne le nostre preoccupazioni rispetto ad atti formali che vanno nella direzione opposta, come la concessione del diritto di superficie concesso per una Caserma dell’Arma. Restano da capire quali saranno le linee che l’Amministrazione darà ai progetti che si candideranno e quale sarà poi l’area oggetto di tale “valorizzazione”, non essendo chiarito nella delibera. Il Sindaco nel Consiglio Comunale del 27 aprile ha addirittura parlato di una nuova destinazione commerciale per quell’area che oggi non ha cubatura da sviluppare. Il cauto ottimismo per la proposta del concorso di progettazione va di pari passo con la preoccupazione per un modello di sviluppo vecchio e legato al consumo di suolo che questa giovane Amministrazione sembra riproporre”. Italia Nostra e Voci Libere si sono dette pronte ad attivarsi “affinché la linea sia quella di lasciare qualcosa ad una comunità che ha bisogno di risposte sempre maggiori dal lato ambientale e di vivibilità”.