Solidarietà con l’Ucraina, raccolta fondi dei lavoratori delle Fonderie - Le Cronache
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Solidarietà con l’Ucraina, raccolta fondi dei lavoratori delle Fonderie

Solidarietà con l’Ucraina, raccolta fondi dei lavoratori delle Fonderie

di Clemente Ultimo

È un impegno che non conosce sosta quello in favore dei rifugiati provenienti dall’Ucraina, una vera e propria mobilitazione che nella città di Salerno coinvolge ormai non più solo gli enti istituzionali e le organizzazioni del Terzo Settore, ma anche le realtà produttive cittadine. Grandi o piccole poco importa. Nella giornata di ieri sono scesi in campo anche i lavoratori delle Fonderie Pisano, mobilitatisi per una raccolta fondi da destinare al sostegno delle iniziative di accoglienza realizzate nel capoluogo ed in provincia. È stato così possibile consegnare a monsignor Andrea Bellandi, arcivescovo di Salerno, un assegno destinato alla Caritas diocesana, in prima linea in queste settimane nella gestione dell’emergenza rifugiati. “La nostra azienda – spiega Domenico Volpe, uno dei rappresentanti dei lavoratori delle Fonderie Pisano – si trova a fronteggiare un periodo non facile, da sei anni ormai noi lavoratori facciamo i conti con due settimane di cassa integrazione al mese e con le relative perdite di salario, tuttavia, nonostante questa situazione certamente non ideale, nel corso dell’ultima assemblea abbiamo deciso di fare tutti insieme un piccolo sforzo per dare un contributo concreto a persone che si trovano a vivere la tragedia della guerra. E tutte le difficoltà che questa porta con sé, ad iniziare dalla divisione delle famiglie, dalla distruzione di case e posti di lavoro. Ecco, come padri prima ancora che come lavoratori, non ce la siamo sentita di restare a guardare”. Che iniziativa avete messo in campo? “Abbiamo deciso di devolvere alcune ore di produzione per ciascun operaio in favore del popolo ucraino. In questo modo siamo riusciti a raccogliere circa 1.500 euro; grazie poi al contributo diretto dell’azienda abbiamo messo insieme in tutto 5mila euro. Fondi che abbiamo deciso di consegnare alla Caritas diocesana affinché possa portare avanti i progetti di accoglienza messi in campo in queste settimane sul nostro territorio. Devo dire che questa iniziativa che abbiamo deciso di realizzare come lavoratori delle Fonderie arriva dopo il contributo individuale che praticamente ognuno di noi ha dato in questi giorni, sia partecipando alle raccolte di generi di prima necessità promosse da diverse realtà, sia sostenendo in vario modo l’azione delle associazioni di volontariato. Ecco, a dispetto di questo impegno individuale, ci sembrava bello e significativo fare qualcosa tutti insieme, come comunità”. A ritirare l’assegno frutto delle vostre donazioni è stato un ospite d’eccezione. “Sì, questa mattina (ieri per chi legge, nda) è stato lo stesso monsignor Bellandi a raggiungerci in azienda per prendere possesso di quanto raccolto a favore della Caritas. Devo confessare che è stato un momento molto emozionante per ognuno di noi: l’arcivescovo ci ha ringraziato calorosamente, a lui abbiamo espresso la nostra preoccupazione per le difficoltà che in questo momento caratterizzano la vita dell’azienda. La sua vicinanza per noi è stata molto importante. Ovviamente abbiamo colto l’occasione per uno scambio di auguri in vista della prossima Pasqua, ricorrenza che quest’anno, per tutto quanto sta accadendo intorno a noi, assume un significato ancora maggiore del solito”.