<Per il bene della Salernitana, per un futuro tranquillo occorre che si stemperino un pò gli animi e che le componenti principali (società e tifoseria) possano entrambe fare un passo indietro affinchè si possa raggiungere l’obiettivo principale che resta la vittoria in questo campionato>. Queste le parole che abbiamo sentito da molti sportivi e tifosi granata, che da anni si recano allo stadio e sono vicini alla squadra granata. Le frizioni che si sono acuite nel corso di questi mesi tra Lotito, da una parte e alcune frange ultras dall’altra non portano certamente a niente di positivo. Anzi finiscono per danneggiare un pò tutti. Innanzitutto la squadra che anche se non è al centro delle polemiche, alla lunga ne potrebbe anche risentire. Certo la settimana che si sta concludendo e che ci proietta verso la gara contro l’Hinterreggio al Granillo di Reggio Calabria non ha portato nessuna polemica. Certo anche la terza vittoria consecutiva in campionato è stata importante perchè ha permesso alle parti di tranquillizzarsi e di pensare in modo diverso al futuro. Un futuro, che si spera, possa essere roseo con Carlo Perrone. Ed a proposito del tecnico e di quello che sta accadendo va detto che l’allenatore romano ha indossato i panni del pompiere. Non ha parteggiato nè per la società nè per la tifoseria. Ha solo detto che <con la calma e soprattutto con la buona volontà ogni cosa potrà rimettersi al proprio posto>. Parole sagge che è stato un invito, anche se velato, a parlarsi alle due parti. In poche parole: se si assume un atteggiamento univoco lo si fa solo ed esclusivamente per il bene delal Salernitana. Parole sagge, si direbbe, che arrivano da un l’allenatore che lo scorso anno è stato sempre nel mirino della tifoseria. Non era apprezzato il gioco che faceva praticare alla sua squadra. Pur vincendo un torneo difficile come quello di serie D era stato sempre al centro della critica. Il suo atteggiamento verso la tifoseria è stato sempre esemplare perchè non si è mai lamentato di niente ed ha percorso, tranquillamente, la sua strada. Ora cerca di essere lui il mediatore, colui che cercherà di far ricompattare le componenti. Le dichiarazioni di Perrone, d’altro canto, sono di apertura totale per far si che si possa tranquillamente remare in un’unica direzione.
Se ci riuscirà lo sapremo solo tra qualche giorno. Va detto, comunque, che il presidente Lotito, dopo l’infelice uscita sul terreno di gioco per salutare i tifosi domenica scorsa quando fu oggetto di qualche fischio dalal curva, secondo i bene informati starebbe cercando un incontro, a breve, con la tifoseria più <calda>. Certo è rimasto male, il co-proprietario della Salernitana per il flop fatto registrare dalla campagna abbonamenti ma deve pur rendersi conto che siamo sempre in seconda divisione e non potrà mai pretendere gli spettatori (diecimila) che ipotizzava già dalla scorsa stagione. Ci sono squadre che militano in B che non arrivanno neppure a duemila presenze a gare. Per ora consoliamoci con gli oltre tremila appassionati che la domenica, alla stadio Arechi, tifano Salernitana.