di Erika Noschese
“Oggi è necessario appartenere al bacino del Mediterraneo ma essere italiani ed europei con un’Europa diversa”. Lo ha dichiarato Luigi Snichelotto, presidente di AssoMime, Associazione Mezzogiorno, Italia, Mediterraneo Europa intervenuto in qualità di disturbatore alla puntata di Tribuna Politica che ha visto protagonista il segretario nazionale del Psi, Enzo Maraio. Per Snichelotto, infatti, “oggi la politica è un meccanismo di lobbismo nel quale si rappresentano gli interventi, le necessità e gli interessi dei pochi, in favore della collettività e, in generale, negli ultimi 20 o 30 anni i meccanismi rappresentanti sono quelli dei pochi, a discapito della collettività che si doveva rappresentare”. Un’analisi che condivide anche Maraio, evidenziando che “c’è bisogno di non dividere il Paese, non avere spinte autonome ma è necessario non commettere gli errori compiuti al sud nel recente passato”. Sulla portualità, Maraio rilancia la possibilità di puntare sulle infrastrutture per ridare dignità al sud “altrimenti non ci saranno imprenditori che verranno ad investire e non ci sarà sviluppo possibile che noi da soli possiamo mettere in campo”. Il segretario Maraio ha rivendicato il lavoro svolto dal governatore De Luca e dal ministro Carfagna circa i fondi destinati al Recovery Found ma io metterei in evidenza che c’è bisogno di lavorare tutti nella stessa direzione e abbiamo riequilibrato la distribuzione dei fondi sul nostro territorio, grazie al lavoro di alcuni ministri perché l’Europa ci da questi soldi progressivamente, in corso d’opera”. Snichelotto rilancia la valutazione del numero uno del Psi ma punta l’attenzione anche sui “nuovi meridionali”: “Se parliamo dell’Europa dobbiamo capire che ci sono una serie di situazioni che devono essere cambiate, aggiornate: se si vuole fare l’Europa si deve fare un’unica fiscalità, bisogna avere analogo livello di remunerazione, bisogna togliere le zone franche perché non si può giocare ad armi dispari – ha dichiarato il presidente di AssoMime – Se andassimo a vedere la lista delle aziende che hanno scelto di emigrare, nell’agro alimentare, il siderurgico e questo ci fa capire che non c’è coesione, siamo un popolo di individualisti, anche a livello politico”. Molto apprezzato l’intervento dell’imprenditore salernitano che rilancia la possibilità di rilanciare il settore. “E’ uno scenario che deve essere rivisto, ci vuole una maggiore autorevolezza e, in questo, ha dato il via il premier Draghi”, ha aggiunto infine Luigi Snichelotto che lancia un allarme serio: “rischiamo di diventare i comici d’Europa” e “dobbiamo verificare i risultati che porterà il premier Draghi”, ha aggiunto infine.