E’ slittata al prossimo 9 luglio la prima udienza del processo a carico di Antonio Fuoco, accusato di aver ucciso la sua cagnetta Chicca,. Il fatto avvenne a Pastena 15 mesi fa. La prima udienza era in programma ieri mattina presso la prima sezione penale, Eva Sessa, Giudice onorario di Tribunale, ha tenuto l’udienza che è stata solo di smistamento perché questo ruolo, precedentemente coperto da Antonio Cantillo, sarà da lunedì assegnato ad un nuovo giudice, Paolo Valiante. Intanto dinanzi al Tribunale è stato dato vita ad un presidio. «Un gesto tanto vile quanto ignobile, che non poteva lasciarci indifferenti. Proprio per questo sin da subito i volontari della mia associazione Dpa onlus, si attivarono per scoprire il nome del presunto killer e consegnarlo al sindaco. In tutti i modi abbiamo evitato che la faccenda finisse nel dimenticatoio», ha dichiarato l’onorevole Paolo Bernini, presidente dell’associazione Difesa Protezione Animali Onlus, che prosegue: «Finalmente oggi si è tenuta l’udienza preliminare a carico del presunto responsabile. Le associazioni si sono costituite parte civile, e il prossimo 9 luglio inizierà la fase dibattimentale. Pare al momento che l’imputato opterà per il patteggiamento o il rito abbreviato, e ciò viste le pene irrisorie previste dal nostro codice penale significa che seppur fosse ritenuto colpevole non varcherà mai le porte del carcere» «La legge 189/04 deve esser al più presto modificata. Lungaggini della giustizia e pene poco severe, non producono gli effetti sperati dal legislatore. C’è quindi bisogno che la Magistratura dia un forte segnale che scoraggi altri individui dal commettere simili atrocità», ha dichiarato Alfredo Riccio, vice presidente Nazionale Dpa onlus. «Non siamo affatto contenti del rischio che si opti per il rito abbreviato, che comporterebbe un ulteriore sconto di pena, e con i nostri legali e i nostri attivisti siamo pronti a dar battaglia» concludono gli esponenti nazionali dell’associazione animalista che non intendono fermarsi qui ma procedere con la battaglia per far condannare l’uomo. Dopo il massacro, in città, è nato il comitato Uniti per Chicca proprio con lo scopo di chiedere giustizia per tutti gli animali uccisi.
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