NOCERA INFERIORE. «Sono degli infami, hanno fatto la spia alla polizia. Gliela faremo pagare». Questa la voce che da alcune ore circola tra i supporter della Nocerina dopo che 22 tifosi sono stati raggiunti da Daspo, il provvedimento che vieta loro di partecipare a manifestazioni sportive ed anche solo avvicinarsi ai luoghi dove si svolgono. La decisione della questura di Salerno è scaturita dopo l’aggressione ai “colleghi” dei Bothers”, storico gruppo di sostenitori rossoneri al termine della partita Nocerina-San Severo. Una guerra tutta all’interno della tifoseria rossonera che il 25 settembre scorso aveva scatenato l’aggressione all’altezza del piazzale antistante l’ospedale. Qui, oltre una cinquantina di tifosi molossi, appartenenti a due gruppi organizzati, a colpi di spranghe e mazze da baseball malmenarono i Bothers, tre dei quali, giovani tra i 25 e i 21 anni, finirono in ospedale con ferite giudicate guaribili in 10 giorni. Una violenza che ha radicici negli ultimi anni e causato da quello che è stato ritenuto un “tradimento”. Nella precedente stagione calcistica tutti i gruppi del tifo molosso decise di non seguire il Città di Nocera, anziché la Nocerina dell’ex patron Citarella che non partecipava a nessun campionato della Figc. L’anno scorso l’unica realtà calcistica era il Città di Nocera e i Bothers successivamente cambiarono idea seguendo la nuova compagine. Da qui l’accusa di tradimento che ha portato al “confinamento” dei Bothers nei distinti e quindi fuori dalla curva. La goccia che il 25 settembre scorso fece traboccare il vaso fu il saluto dei calciatori prima ai Bothers assiepati nei distinti e poi alla Curva Sud. Dopo l’uscita dallo stadio “San Francesco”, la follia prevalse con l’aggressione ai “traditori”. Le indagini del commissariato della polizia di Nocera Inferiore portò all’individuazione di 22 persone che si trovavano nel luogo degli incidenti: erano armati di bastoni o di una canna da pesca con borchie in ferro, alcuni avevamo il volto coperto da cappucci o passamontagna. Da qui l’errore sull’individuazione dei 22. Nei due gruppi dicono: «Visto che erano irriconoscibili perché incappucciati, i nomi dei 22 alla polizia li hanno fatti quelli dei Bothers e quindi sono infami e la devono pagare». Un’accusa da ignoranti, visto che l’identificazione è stata resa possibile dalla visione di diversi filmati registrati da più telecamere pubbliche e private: i vandali sono stati ripresi da vari impianti e quindi sono stati individuati i giovani durante e dopo l’aggressione, quando si sono tolti i cappucci. Altro che fare la spia, si tratta di un caso di ignoranza delle tecniche investigative. Anzi, va detto che, purtroppo, tra i Bothers non è arrivata nessuna collaborazione con la polizia: preferiscono prendersi le bastone più che parlare. Mah!
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