di Andrea Pellegrino
Tutto parte dalle provinciali. O meglio dal voto emerso dalle urne. E da allora la caccia ai traditori prosegue inesorabile a Palazzo di Città. Ma gli ultimi sviluppi porterebbero ad una svolta. Alle spalle dell’intrigante vicenda politica, che mina sostanzialmente la tenuta di Vincenzo De Luca, spunterebbe l’ombra di Nello Fiore, il mancato consigliere regionale, ora più che mai intenzionato a prendersi un posto in aula regionale. Al suo fianco ci sarebbe un nutrito gruppo di consiglieri comunali di Salerno. E non solo. Tra Fiore e De Luca ci sarebbe Bonavitacola, più legato all’ex assessore che all’attuale sindaco. In pratica, dalla sua Fiore avrebbe anche il sostegno dell’attuale deputato, la cui scalata a Palazzo di Città negli ultimi giorni pare abbia subito un brusco stop. Si vocifera, infatti, e non si sa se siano coincidenze, che la proposta Bonavitacola, quale successore di De Luca, non sia quella unica ed esclusiva. Molti pensano, infatti, che il deputato non «goda di grossa simpatia tra gli elettori salernitani». Insomma che Bonavitacola non faccia presa. Ma questo è un altro argomento. Tornando ai “traditori”, il cerchio si sarebbe ristretto intorno al gruppo di Fiore. Non fosse altro che gran parte dei componenti del cerchio sono gli stessi che avrebbero avanzato la richiesta di candidatura al consiglio provinciale, bocciata poi da Vincenzo De Luca. Si tratta nello specifico di Mazzeo, Galdi, Criscuolo e Sorrentino, tutti consiglieri comunali che nei mesi scorsi hanno ambito ad una candidatura al Consiglio provinciale, stoppata dalla strategica riproposta di Coscia e Savastano. Ancora, pare che proprio Criscuolo sarebbe dovuto essere l’uomo di punta del gruppo Fiore, con il sostegno anche di Memoli, Scannapieco, Ventura e Della Valle, quest’ultimo, però confluito all’ultimo momento su un altro candidato. Ma la ricerca sembrerebbe ancora da affinare, soprattutto perché Vincenzo De Luca vorrebbe nomi e cognomi precisi dei suoi «traditori». Questo anche in vista delle Regionali che vedono una rosa abbastanza folta di assessori e consiglieri pronti e determinati a scendere in campo. Un sovraffollamento che sta creando anche tensioni all’interno dell’esecutivo. Qui la quasi totalità della giunta vuole candidarsi. E non si esclude che qualche traditore ci sia anche nel governo cittadino.