di Erika Noschese
“Pontecagnano Faiano verso il turismo sostenibile”. Lo ha annunciato Adele Triggiano, assessore con deleghe alla Cultura e Beni Culturali, Pari Opportunità, Turismo e Marketing Territoriale che punta a rendere la città guidata dal sindaco Giuseppe Lanzara “esempio di ospitalità, bellezza e sostenibilità”. Nei prossimi mesi Pontecagnano Faiano sarà protagonista di una serie di finanziamenti a progetti epocali, dal ripascimento costiero, alla mostra internazionale presso il Museo cittadino, passando per la riqualificazione della Stazione con l’apertura dell’Info-point turistico, a quella degli ingressi in città e del Parco Eco-Archeologico. Tra gli altri interventi in programma la realizzazione della bike-line, la consegna del Convento San Benedetto ai cittadini, il restauro dei Murales e del Fontanone di Faiano, la realizzazione delle opere d’arte di Musée Éclaté in centro, l’istituzione dell’Ente Fiera, al turismo enogastronomico con la valorizzazione dei marchi di qualità (De.Co). “Non dimenticando il nostro Aeroporto che sarà operativo al 100% e al cui supporto, grazie al Puc in fase di approvazione, creeremo occasioni di ospitalità ed attrattiva per i viaggiatori che transiteranno a Pontecagnano Faiano – ha dichiarato l’assessore Triggiano – Tutti questi investimenti che daranno slancio all’economia turistica della città, con un incremento di presenze e visitatori, per evitare il collasso e nuove emergenze ambientali, dovranno essere accompagnati da una visione sostenibile nel nostro territorio. Come accade da decenni nei più rinomati luoghi ricettivi d’italia, penso alla Riviera romagnola o a quella ligure, alla splendida Toscana o alla stessa Puglia, dove parallelamente alla crescita turistica, si è dato priorità alla tutela ambientale e alla gestione ottimizzata delle fonti energetiche e del ciclo dei rifiuti. Ed è per questo che voglio ringraziare il sindaco, il Capogruppo del Psi Arturo Giglio e l’intera maggioranza che ha approvato la mozione in consiglio comunale sull’Ecodistretto”. Una mozione che – a detta della Triggiano – fa chiarezza rispetto alla direzione chiara su tante questioni: la chiusura di Sardone, un’impiantistica sostenibile che sarà realizzata solo dopo aver ottenuto tutti i pareri, una politica sempre più attenta al riciclo e al riuso. “Per quanto riguarda l’individuazione della migliore ubicazione possibile per la realizzazione del biodigestore, quindi anche quella dell’Aversana a confine con la zona industriale di Salerno, sono ipotesi che non intaccheranno la fascia costiera perchè a basso impatto, distanti chilometri dal mare e soprattutto perché si andrà avanti solo con tutte le autorizzazioni necessarie”, ha poi aggiunto l’assessore.