Arriva Vittorio Sgarbi in città per una conferenza stampa di presentazione del Premio “Arte Salerno 2016”, dal 2 al 5 giugno a Palazzo Fruscione. Nell’incontro con la stampa tenuto insieme al sindaco Enzo Napoli, il critico d’arte non ha fatto mancare le sue considerazioni sul governatore della Campania. «De Luca ha una visione totalitaria della politica che non posso che approvare – afferma rispondendo chi gli chiedeva del repulisti che De Luca ha messo in atto tra i suoi – è meraviglioso, poiché non solo ha occupato il campo della destra ma anche quello dei 5 stelle». Sgarbi va giù duro sulla magistratura salernitana e dice: «finalmente è uscito da quella cappa giudiziaria insopportabile di magistrati incapaci che puniscono soltanto le persone capaci». Poi il riferimento agli avversari: «mi sembra che abbia tolto ai suoi rivali il riferimento continuo ad una giustizia che chissà perché vede degli imbecilli che si vestono da giudici e dovrebbero stabilire se uno è onesto o disonesto, portino delle prove» dice dei togati. «Ora che è uscito da questa diffamazione (De Luca) manifesta questa volontà di fare piazza pulita» e ironizza «pare che abbia deciso di chiamare come vice presidente della regione Rosy Bindi visto che ha una visione aperta delle pari opportunità». Lo storico dell’arte parlando delle opere in città puntualizza sugli apprezzamenti che fece inizialmente sul Crescent. «L’ho criticato poiché lo avrei fatto più basso – glissa Sgarbi sull’opera di Bofill – ma poi ho capito che De Luca lo ha immaginato alla stessa altezza del palazzo municipale che è di epoca fascista». L’attuale assessore di Urbino spiega dunque come De Luca abbia voluto «emulare in meglio» le opere architettoniche mussoliniane, che sono «le uniche opere che oggi l’Italia conserva» del Ventennio e quindi «ha voluto superare la loro maestosità con il richiamo delle colonne del Partenone di Paestum e portarlo al pari dell’altezza del palazzo che ha ospitato Badoglio come primo Ministro». Sgarbi continua a fare lunghi apprezzamenti sul lavoro che l’ex sindaco ha prodtto negli anni. Per Sgarbi, De Luca «è stato un sindaco che ha voluto far diventare Salerno la vera Napoli» e poi facendo riferimento alla stanza nel quale si svolge l’intervista che è stata occupata dal primo governo post-fascista con Salerno Capitale d’Italia, dice «qui c’è una visione che dopo il Duce si è richiamato a Badoglio e ora a De Luca». Chiaro il segnale che Salerno con queste iniziative vuole dare all’Italia, secondo Sgarbi. «L’idea che s’incardini qui la prima biennale del sud Italia può essere il primo passo per una nuova stagione – evidenzia – dobbiamo cominciare a dare un valore patrimoniale al bello come Ravello, Salerno, il Cilento che non possono competere con l’Austria, la Svizzera o Dusseldorf» e si chiede «li dove vai?». Infine, secondo il giudice di “Arte Salerno 2016”, Matera e Salerno possono insieme essere un riscatto culturale richiamando l’attenzione del nord verso il sud.
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