di Monica De Santis
Sull’emergenza minori ha fatto un punto della situazione anche il presidente del Tribunale dei Minore Piero Avallone che ha parlato di una delinquenza autoctona a differenza dei tribunali e procure per i minorenni del nord, dove ci sono molti stranieri che entrano nel circuito penale. E’ una delinquenza particolare. C’è una profonda differenza tra Napoli e Salerno. Salerno è comunque una provincia più ricca, dov’è ci sono anche maggiori possibilità di lavoro per i ragazzi, c’è però una difficoltà di natura culturale, perché recentemente stiamo assistendo ad una crescita esponenziale della violenza, da parte dei minori. E proprio su questo la nostra Procura ci ha chiesto ed ha ottenuto diverse misure cautelari, proprio per queste attività con l’uso di violenza assolutamente gratuita, per cose che per noi sarebbero in imaginabili, questo in parte e anche effetto della pandemia e dell’isolamento in cui i ragazzi sono stati per troppo tempo. Bisogna recuperare proprio su questo terreno, facendo delle attività che consentano ai ragazzi una socializzazione reale. Cioè quando ci si guarda negli occhi, la socializzazione non è quella del web, dei computer, dove mi posso mascherare, la socializzazione è quella che si fa guardandosi negli occhi, ecco questo lo dobbiamo recuperare perché questo credo che ci aiuti proprio ad arginare questo fenomeno insieme alla necessità di alcuni interventi di natura legislativa in materia soprattutto di porto di coltelli, oggi i ragazzi camminano tutti con un coltello in tasca e le norme attualmente vigenti non ci consentono alle forze dell’ordine e a noi di conseguenza di poter fare gran che”.