di Erika Noschese
Ancora proteste da parte dei lavoratori, ieri mattina, a Salerno. A scendere in piazza per contestare le istituzioni e chiedere il rispetto dei loro diritti sono, ancora una volta, i dipendenti del consorzio di Bacino Salerno 2 che ormai da otto mesi non ricevono lo stipendio. I lavoratori del Corisa, ieri mattina, si sono recati prima sotto palazzo Sant’Agostino dove non hanno trovato nessuno ad accoglierli e ascoltare le loro istanze e poi a Palazzo di Città. Ad accompagnare gli operatori del Corisa2, impegnati nel settore dei rifiuti, il segretario generale della Csa Fiadel di Salerno, Angelo Rispoli. Sindacato e dipendenti chiedono all’amministrazione comunale di pagare le mensilità arretrate, dopo 8 mesi di silenzio, di rabbia, di disperazione ma soprattutto dopo 8 mesi di preoccupazione per un futuro lavorativo che sembra essere sempre più incerto. Così, gli operatori del Consorzio di Bacino Salerno 2, dopo lunghi mesi hanno deciso di rompere gli indugi chiedendo risposte in vista di un Natale difficile. «Il Comune si sostituisca all’azienda e paghi le mensilità arretrate», dichiara il segretario della Fiadel che lancia un appello al sindaco. Attualmente, sono 42 i lavoratori che hanno deciso di esprimere il proprio dissenso alla Provincia, affiancati dalle sigle sindacali. I manifestanti, di fatto, hanno alzato la voce per sollecitare il pagamento degli arretrati, invocando un confronto che possa placare l’esasperazione degli operai e fargli vivere delle festività più serene. «La situazione è sempre più grave – ha sottolineato Angelo Rispoli, segretario della Fiadel, che da tempo segue la vertenza del Corisa2 – Non abbiamo ancora avuto una risposta sulla ricollocazione di questi 42 dipendenti e non c’è traccia del pagamento degli stipendi, che mancano da otto mesi. Qualcuno non è neppure in grado di pagare il mutuo della sua casa. E’ ora che le istituzioni si assumano le loro responsabilità. La Provincia si era impegnata a convocare i sindaci ma per ora non se n’è fatto nulla. Confidiamo almeno in un faccia a faccia con Bruno Di Nesta, direttore generale dell’Ente d’Ambito». La protesta si è spostata anche sotto il Comune di Salerno, dove i manifestanti hanno incontrato il capo staff del sindaco Enzo Napoli, Vincenzo Luciano. «Dato che il Consorzio vanta un credito dal Comune di Salerno, abbiamo chiesto che si applichi l’articolo 1676del codice civile – ha proseguito Rispoli – Ovvero che l’Ente si sostituisca all’azienda sbloccando le risorse per pagare i lavoratori». Al momento nulla di concreto sembra sia stato fatto ma i lavoratori sono in attesa delle mensilità arretrate e chiedono l’intervento delle istituzioni.