Sciuadone, da oggetto del desiderio a sacrificato di lusso - Le Cronache
Salernitana

Sciuadone, da oggetto del desiderio a sacrificato di lusso

Sciuadone, da oggetto del desiderio a sacrificato di lusso

SALERNO. “Sciaudone? Magari”: aveva commentato così, alla prima conferenza stampa stagionale nel ritiro di Nocera Umbra, Vincenzo Torrente le voci di un possibile approdo alla Salernitana del centrocampista all’epoca ancora sotto contratto con il Catania. Dopo circa un mese Sciaudone (nella foto) è arrivato, ha subito conquistato un posto da titolare, è stato tra i migliori nel derby con l’Avellino (memorabile la semi rovesciata che ha propiziato il primo gol di Gabionetta) e poi… un lento ma inesorabile declino fino alle due panchine consecutive collezionate contro Ternana e Crotone. Due le partite che hanno segnato questa prima parte della stagione dell’ex tarantino: il litigio con Pestrin al termine del primo tempo del match con lo Spezia e la prestazione deludente di Pescara. Insomma, da oggetto del desiderio a sacrificato di lusso il passo è stato breve. Ora, complice la debacle contro i pitagorici di venerdì scorso, Sciaudone spera di ritrovare una maglia da titolare. Torrente potrebbe infatti decidere di tornare al 4-3-3, riproponendo il suo pupillo nel ruolo di interno di centrocampo. In molti sostengono che Sciaudone dia il meglio di sè in posizione più avanzata, a ridosso delle punte e dunque che il 4-3-3 di Torrente non faccia proprio al caso suo. Sciaudone però con il tecnico cetarese a Bari ha forse disputato la sua migliore stagione proprio nella posizione di mezzala ed anche per questo è stato fortemente voluto a Salerno. Ora tocca però a lui cercare di riconquistare Torrente, riproponendosi ad alti livelli, sfornando assist e magari anche qualche gol. Proprio con la maglia del Bari ha stabilito il suo record personale di segnature: 5 nella stagione 2013/2014. Sciaudone è in rampa di lancio per il match con il Trapani, a mister Vincenzo Torrente l’ultima parola. (m.d.m.)