Riaperta l’inchiesta per la morte del 19enne Raffaele Frigenti di San Valentino Torio avvenuta a Pagani in via Zeccagnuolo ad agosto di tre anni fa. “Disposta la trasmissione degli atti al Tribunale di Nocera Inferiore”, scrive la Cassazione che ha accolto il ricorso dei familiari del giovanissimo deceduto dopo un tragico schianto. “Erroneità nella consulenza- rimarcava la parte civile nel reclamo- e il giudice ha esercitato un potere non attribuitogli dall’ordinamento processuale”. Il gup nell’estate scorsa aveva rigettato l’opposizione della difesa, ritenendo insussistenti gli elementi per mandare sotto processo un autotrasportatore di Pagani, formalmente indagato per omicidio stradale. Entrambi erano diretti a lavoro, quel giorno. Erano circa le sei quando l’autocisterna si scontrò con la Fiat guidata dal giovane, diretto in una fabbrica della zona per lavorare. La corsa del camion si era arrestata in un terreno, fuori strada, con le ruote a schiacciare l’auto del ragazzo. Sul posto erano intervenuti i carabinieri della tenenza di Pagani, gli agenti di polizia del Commissariato di Nocera Inferiore, i vigili urbani e una squadra di vigili del fuoco che, non senza difficoltà, avevano poi estratto dai resti dell’abitacolo. Secondo la tesi della Procura, contestata dalla famiglia e dal difensore, fu il giovane però ad invadere la corsia di marcia opposta. Nulla avrebbe potuto fare il camion per evitare l’impatto, così come manovre per impedire lo scontro, data la conformità della strada. Questo quanto deciso dal perito della Procura, la cui tesi era stata accolta anche dal gup nocerino. Ma il difensore delle paryi offese aveva dedotto il mancato avviso dell’effettuazione degli accertamenti tecnici irripetibili sulle risultanze delle quali si era basata l’ordinanza di archiviazione. Quindi erroneità della consulenza nonché nullità ed abnormità del provvedimento del giudice, in quanto emesso in insanabile contrasto con i principi generali dell’ordinamento”. Atti al Tribunale nocerino.
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