SCAFATI. Ludopatia, arriva la mozione di Michele Grimaldi sul delicato tema. La mozione dell’esponente democratico verrà discussa nel prossimo consiglio comunale. Articolato e mirato l’atto di indirizzo tocca un tema molto sentito e che riguarda una moltitudine di cittadini. Di seguito il testo della mozione che certamente avrà molti consensi ma la cui attuazione dovrà fare i conti con le normative nazionali ed eventualmente i molti ricorsi alla giustizia amministrativa ma che una volta approvata darebbe un risultato socialmente ed economicamente rilevante in favore delle molte famiglie. Così Grimaldi :”Il fenomeno della ludopatia è una delle maggiori piaghe che colpiscono tanti cittadini e tante famiglie della nostra Città. Si sono moltiplicate le Sale da Gioco, i Centri per le Scommesse e i Bingo, ed è sempre più frequente imbattersi in locali aperti al pubblico (bar, tabaccherie, circoli privati) che, tra i vari servizi riservati alla propria clientela, offrono la possibilità di giocare alle “slot machine” (o meglio: macchine mangia soldi) e ad altre forme di gioco d’azzardo. Secondo i dati forniti dal Codacons, almeno il 50% dei disoccupati presenterebbe forme più o meno gravi di ludopatia, e ad esserne affetto ci sarebbe un minorenne su cinque: ben l’85% dei puntatori subirebbe una perdita media di 40 euro giornalieri…. dalle storie raccolte attraverso lo sportello Microcredito della Caritas Diocesana Nola è emerso che il 48% delle persone bisognose di un prestito sono afflitte da debito di gioco e, come raccontato da padre Giorgio Pisano del Centro Antiusura di Portici… tra ludopatia e usura il collegamento è diretto e buona parte dei casi trattati ha come origine il gioco d’azzardo… Chiedendo l’adesione della Città di Scafati al “Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”, documento che chiede una nuova legge nazionale che disciplini il gioco e metta in evidenza i rischi che corre chi viene afflitto da ludopatia. E chiedendo all’Amministrazione comunale di adottare provvedimenti per arginare la diffusione e l’uso dello “slot machine”. Tra le tante proposte fatte chiediamo la redistribuzione sul territorio delle sale da gioco, prevedendo distanze minime dai luoghi “sensibili”, quali scuole, oratori, strutture sportive e strutture sanitarie; la limitazione degli orari di apertura; limiti alla pubblicità, prevedendo il divieto di “esposizione esterne al locale di cartelli, manoscritti e/o proiezioni che pubblicizzano vincite temporali appena accadute o storiche” e la divulgazione del marchio “slot free”; campagne di sensibilizzazione, in particolare nelle scuole di ogni ordine e grado e nei “centri anziani”, contro il gioco d’azzardo; e misure volte a favorire la disinstallazione (o la non installazione) di slot machine all’interno degli esercizi pubblici., come la decisione di destinare agli esercizi commerciali e ad altri… che scelgono di non installare nel proprio esercizio apparecchiature per il gioco d’azzardo… una riduzione della TARI pari al 10%….” .
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