Di Adriano Falanga
“Finchè ci sarò io, Scafati Solidale dovrà essere una casa di vetro, senza riserve e azioni poco chiare”. E’ la promessa di Luca Celiberti, già consigliere comunale e presidente della Commissione Bilancio, probabilmente ricandidato nelle prossime elezioni del 2016. Scafati Solidale è tutt’altro che trasparente, facciamo notare, la sua natura di Istituzione la rende più simile (gestionalmente) ad un’associazione che ad una partecipata. Niente obbligo di Bilancio e nessuna bacheca digitale. “E’ per questo che sto lavorando da diversi mesi ad una revisione dello Statuto, per rendere Scafati Solidale più snella e aperta”.
Poi le prossime nuove iniziative in itinere: “attività sportive per minori gratuite e corsi per imparare le lingue, protesi sempre in un’ottica di garanzia verso chi non ha le possibilità economiche e in quella di risparmio dell’ente ripartendo le spese a carico della Regione laddove gli strumenti lo permettano”. I Revisori dei conti nel parere al Bilancio di previsione 2015 avevano evidenziato proprio la mancanza del Bilancio della Scafati Solidale. Una maggiore trasparenza, può solo agevolare i rapporti cittadini-istituzioni.