Di Adriano Falanga
Scafati Solidale, arriva in consiglio comunale il nuovo statuto. Una revisione fortemente voluta dallo Cda su pressing, pare, del componente Luca Celiberti. Snelliti alcuni punti, in particolari voci di “mission” che si scostavano dalla natura di Istituzione dell’ente, che si occupa di servizi sociali e che pesa sul bilancio comunale per circa 600 mila euro (previsione 2015). La sua natura di Istituzione, e non di partecipata, fa si che l’ente non abbia obblighi di presentazione bilanci veri e propri. Più volte finita sotto accusa dalle opposizioni per la scarsa trasparenza sulle operazioni effettuate, in ultimo le polemiche estive sul contributo “Una tantum” su cui è intervenuto, facendo luce sui dubbi mossi dal M5S, proprio Celiberti. Il nuovo Statuto è ancora in fase di approvazione nelle commissioni consiliari “Affari Sociali” e “Statuto e Regolamenti” e quindi, soggetto a modifiche. La nuova bozza prevede l’adeguamento dello cda secondo la legge sulle quote rosa. Attualmente, siedono nel consiglio dell’ente il presidente Andrea Granata, il vice presidente Raffaele De Rosa e il componente portavoce Luca Celiberti. Salta all’occhio il non adeguamento alle quote rosa, vista l’assenza di sesso femminile.
I tre membri sono tutti ex consiglieri comunali, tutti ricandidati e tutti non rieletti. Altra novità della nuova bozza è l’adeguamento dei gettoni di presenza, o meglio il rimborso spese che i componenti percepiscono ad ogni seduta. Fino ad oggi pari a 30 euro per il presidente e 15 per i due componenti. La bozza prevede 30 euro per tutti. Palazzo Mayer ha di recente impegnato la somma di 5 mila euro quale rimborso previsto per il 2015. L’articolo 23 prevede il controllo economico della gestione ad opera del Collegio dei Revisori dell’ente, come tutti gli altri settori. Da sottolineare che i Revisori nel parere al Bilancio di previsione 2015 avevano evidenziato proprio la mancanza del Bilancio della Scafati Solidale. Manca anche una bacheca digitale sul sito dell’istituzione. Tutte voci che possono ancora essere aggiustate in commissione e dar vita così ad una maggiore trasparenza, ancora di più, della Scafati Solidale.