Di Adriano Falanga
E’ al suo primo atto pubblico, e già arriva la richiesta di dimissioni. Non è un buon periodo per il neo Energy Manager di Palazzo Mayer, l’ingegnere Paolo Guadagno. Voluto da Pasquale Aliberti per l’ottimizzazione energetica, la sua nomina è nata tra le polemiche, in quanto è stato scelto nonostante fosse stato revocato per procedimenti cautelativi dal responsabile anticorruzione del Comune di Vico Equense, dove dirigeva i Servizi al Territorio. Una nomina sembra non sfuggita neanche alla Dia, a seguito dell’acquisizione atti relativa all’indagine che vede il primo cittadino indagato dalla Dda di Salerno a vario titolo per voto di scambio politico mafioso, corruzione, concussione e abuso d’ufficio, assieme al fratello Nello, alla moglie consigliere regionale Monica Paolino, alla segretaria comunale Immacolata Di Saia e allo staffista Giovanni Cozzolino. E’ di Guadagno la proposta di acquisto delle luminarie, per centomila euro, frutto di residui di diversi altri mutui. “Ci sembra davvero scandaloso che in un periodo di grave recessione vengano sperperati montagne di soldi pubblici per eventi superflui oltre che inutili dal punto di vista dello sviluppo del territorio – così gli attivisti di Scafati in Movimento – Per questo chiediamo la rimozione dall’incarico dell’ing. Paolo Guadagno visto che non ha dimostrato di saper gestire in maniera ottimale e efficiente le risorse pubbliche aggravando di ulteriori debiti il già dissestato bilancio comunale”. Immancabili le accuse: “Se questa è la figura professionale tanto richiesta facciamo notare che c’erano persone anche scafatesi ben più qualificate e competenti in grado di ricoprire un simile ruolo così strategico e importante e che avrebbero potuto rappresentare loro si, un effettivo “guadagno” in termini di efficienza ed uso razionale dell’energia ben più di quanto l’ing. (solo di nome) Guadagno abbia fatto finora”.