Di Adriano Falanga
Dopo le dimissioni del presidente della Scafati Sviluppo Antonio Mariniello, arrivano anche le dimissioni del comandante della Polizia Municipale Alfredo D’Ambruoso. Le dimissioni sono “irrevocabili” e sono seguite ad un gesto di stizza che il comandante avrebbe avuto in pubblico nel pomeriggio, a seguito dell’organizzazione del noto trofeo ciclistico “Nibali” che si sarebbe dovuto tenere oggi pomeriggio. Il condizionale è d’obbligo perché, nonostante il parere favorevole rilasciato il 1 aprile e la successiva ordinanza per il divieto di transito e parcheggio sulla carreggiata interessata dal percorso dei ciclisti, a 24 ore dall’evento l’oramai ex comandante ha revocato ogni permesso, perché non sarebbe riuscito a garantire il necessario supporto logistico e operativo alla manifestazione. L’evento è patrocinato anche dal Comune di Scafati e il padrino è il campione Vincenzo Nibali. Ad organizzare il tutto l’associazione The Panthers del presidente Luigi Auricchio con Patrizia Sicignano, sorella dell’assessore al Bilancio Raffaele. “E’ un fatto gravissimo ciò che è successo – spiega la Sicignano all’unisono con Auricchio – non è possibile revocare tutto a neanche 24 ore dall’evento, senza un motivo plausibile”. Una decisione che arreca un danno di diverse migliaia di euro, tra sponsor e partecipanti, molti arrivati in città da fuori Regione. “Ma non è solo il danno economico il problema, soprattutto quello di immagine alla nostra associazione. Cosa diremo ai tanti partecipanti, ai giornalisti di testate anche nazionali, agli sponsor, e alla città?” aggiunge l’organizzatrice, preannunciando una salata richiesta di risarcimento danni.
A monte di questa decisione ci sarebbe anche lo stato di tensione che regna tra la giunta e i caschi bianchi, riguardo a straordinari pregressi non ancora pagati. I Vigili Urbani si sarebbero impuntati, rifiutando di prendere servizio per la gara ciclistica. Voci di corridoio parlano anche di uno scontro acceso tra il comandante e l’assessore Chirico, tanto che quest’ultimo avrebbe minacciato di precettare i vigili per garantire la manifestazione. A fine serata la voce di un probabile ritiro delle dimissioni, non confermata ufficialmente. Queste restano, per il momento, ancora protocollate presso il comando di via Melchiade, con numero 2021. Sulla lettera protocollata nel pomeriggio di ieri si adduce a motivi personali e familiari, ma la decisione del comandante, in forza ai caschi bianchi da anni e confermato sia dalle amministrazioni di centrosinistra che centrodestra, non può non essere collocata all’interno del difficile e delicato momento politico che vive la città di Scafati. Il suo nome è finito nell’occhio del ciclone per una serie di atti amministrativi, tutti passati al setaccio dalla commissione d’accesso e dall’antimafia. In particolare, D’Ambruoso nella sua qualità di dirigente di settore, è stato il firmatario delle ripetute proroghe all’istituto di vigilanza privata che offre il servizio di vigilanza notturna degli immobili comunali. Bando scaduto nel 2011 e proroghe concesse fino alla fine dello scorso anno, quando il caso fu portato alla ribalta. Lo stesso comandante però è anche componente del cda della Scafati Sviluppo, anche qui fortemente attenzionata dai commissari prefettizi e dagli uomini della Dia che indagano sia sul progetto Ex Copmes ma anche e soprattutto sulla vendita di un capannone su cui ci sarebbero particolari dichiarazioni di un pentito di Camorra. Supposizioni che non trovano però riscontro, in quanto è stato inutile ricavare informazioni utili dall’assessore alla Sicurezza e Polizia Municipale Diego Chirico, e dallo stesso interessato.