Di Adriano Falanga
<<Non è stata una Pasqua felice, senza soldi e senza risposte da parte delle Istituzioni>>. E’ l’amaro sfogo di Emilia, una delle operatrici sociali della cooperativa onlus Emora, senza stipendio da oltre un anno. Il motivo è nella mancanza di pagamenti da parte dell’ente d’Ambito S1, di cui il comune di Scafati è capofila. <<Non sappiamo più a chi rivolgerci, ecco perché facciamo di nuovo appello alla commissione straordinaria, da cui non abbiamo avuto ancora nessun riscontro alla nostra richiesta di incontro protocollata lo scorso 6 aprile>>. E così, le operatrici, in gran parte scafatesi, hanno riscritto una missiva alla triade commissariale, sollecitando un incontro. <<Almeno per capire quali siano gli impedimenti, e come poter procedere per avere le nostre spettanze>> continua Emilia. Sono una sessantina le operatrici impiegate dalla Emora, una ventina a Scafati tra la specialistica a supporto delle insegnanti di sostegno e il centro disabili. Molte di queste donne hanno bisogno urgente di quei soldi, unica fonte di sostentamento per chi ha il coniuge disoccupato e una famiglia da sostenere. Sono stanche di aspettare, e nonostante la buona volontà della proprietà della cooperativa sociale per le quali hanno svolto i servizi, la risposta è sempre la stessa: “il Piano di Zona non paga le fatture, senza liquidità non possiamo coprire le vostre spettanze”. Più volte dalla Emora sono stati inviati solleciti per il saldo del dovuto, l’ultima lettera è una pec del 21 febbraio scorso, a firma del legale Pasquale Villani. Nel documento si diffida il Comune di Scafati, capofila e beneficiario delle prestazioni, di saldare il dovuto. Decine di fatture per prestazioni svolte dal gennaio 2015 a febbraio 2017. Due anni di insolvenza che hanno messo in ginocchio la cooperativa sociale, lasciando senza paga decine di operatrici. Con ogni probabilità si finirà in un’aula di Tribunale. <<Abbiamo bisogno di quei soldi, abbiamo aspettato già troppo. Facciamo appello alla commissione e ai consiglieri regionali di risolvere il problema – faceva eco una delegazione di operatrici – ma la cosa che fa rabbia e che a subire ritardi nei pagamenti siamo noi prestatori dei servizi, mentre risulta che il personale in servizio al Piano di Zona riceve regolarmente le proprie spettanze>>. Alla base del mancato pagamento vi sarebbe il ritardo dei pagamenti della Regione Campania. <<Siamo creditori verso la Regione di circa 8 milioni di euro, molti dei quali sono diventati fondi perenti e necessitano di apposite manovre di bilancio per essere sbloccati. Le cooperative dovrebbero coalizzarsi in un’azione forte verso gli uffici regionali>> spiegava a Cronache Maddalena Di Somma, coordinatrice del Pano D’Ambito, un mese fa. <<Quando la Regione non provvede per tempo, dovrebbe essere il Comune capofila ad anticipare i soldi>> così la Prefetto Gerardina Basilicata, in conferenza stampa, lo scorso 4 aprile. Ma a Scafati le casse languono.