Di Adriano Falanga
Lascia i Servizi Sociali il dottor Vittorio Minneci. Responsabile dell’ufficio da diversi anni, Minneci si occupa anche di Polverificio, Biblioteca e Cultura. La notizia è venuta fuori quando sull’Albo Pretorio compare la manifestazione d’interesse per un posto di “responsabile del settore Scafati Solidale”. Una posizione organizzativa del tutto nuova, facile a sollevare dubbi. Del resto, ci si poteva chiedere, il sindaco ha revocato l’assessorato alle Politiche Sociali, puntando sul consigliere delegato, e avendo già l’Istituzione Scafati Solidale, con tanto di cda, a sua volta sotto il coordinamento amministrativo dell’ufficio guidato da Minneci, quale era il motivo per cui introdurre una nuova figura organizzativa, con tanto di spese per il Comune? Facile gridare al conflitto di poteri. E’ stato poi lo stesso Minneci a chiarire il motivo: “ho chiesto io di lasciare i servizi sociali. In questi anni ho dato molto al settore e ricevuto altrettanto. Abbiamo conseguito importanti risultati, ma oggi sento di non riuscire a seguire tutto. Le Politiche sociali sono per me usuranti, soddisfacenti, ma molto impegnative”. Dovrebbe però conservare le altre competenze Minneci, ecco il motivo di un responsabile della sola Scafati Solidale. Chi gli succederà dovrà occuparsi solo di quello. “Ringrazio comunque il sindaco per la fiducia che mi ha riposto, nessun disguido, nessun problema, solo motivi personali, come spiegato”. La decisione di Minneci però non era nota a tutti, anzi, i consiglieri di maggioranza e alcuni assessori erano all’oscuro. E in tanti hanno chiesto al primo cittadino i motivi di questa selezione pubblica. “Il dottor Minneci nell’ambito della nuova riorganizzazione ha chiesto di lasciare le Politiche Sociali e di essere affidato a nuovo incarico” conferma Pasquale Aliberti. Quanto alla copertura economica e alla scelta di selezione tramite avviso pubblico, il sindaco chiarisce: “Parliamo di Posizione organizzativa e non di Dirigenza. Per quest’ultima la norma ci consentirebbe di avere solo il 20% di quelli in carica. Nessuna polemica con chi lascia perché riteniamo abbia operato al meglio e nel rispetto delle regole”. L’ufficio Scafati Solidale viene scorporato nel momento in cui il primo cittadino ha anche deciso di tenere per se la delega assessoriale. Delegherà un consigliere comunale, per suo conto, a seguire la tematica ma i poteri di firma e la possibilità di produrre atti faranno sempre ed esclusivamente a lui capo. A rilevare la delega è in pole Teresa Formisano, che pure dovrà vincere il “ballottaggio” con Bruno Pagano. L’ex assessore Annalisa Pisacane ha perso la competenza dopo la recente rimodulazione di Giunta, trovandosi oggi a seguire la Pubblica Istruzione.
Una vera rivoluzione delle politiche sociali quella portata avanti da Aliberti, che vede anche la decisione di non rinnovare il cda della Scafati Solidale ma di individuare nuovi componenti. La selezione in questo caso è “affidata” alle indicazioni della maggioranza. Tra coloro che hanno espresso interesse a indicare un componente c’è Roberto Barchiesi, che punterebbe su di un infermiere già candidato non eletto in lista con lui nel 2013, e appena uscito dal Nucleo di Valutazione. Un altro nominativo vorrebbe indicarlo Bruno Pagano, che vedrebbe bene l’entrata di un esperto sociologo già in forze al Piano Di Zona. Indicazioni non vincolanti per il primo cittadino, che ha piena facoltà di legge nella scelta dei componenti. Quanto al nuovo responsabile del settore Scafati Solidale, gli interessati devono inoltrare domanda al sindaco, secondo le modalità indicate nell’avviso pubblico pubblicato sull’albo on line. Termine ultimo per la presentazione delle domande il 22 febbraio. L’incarico sarà part time di 24 ore settimanali fino al 30 settembre, salvo proroghe. Il trattamento economico complessivo è quello previsto per la cat. D posizione economica D1 del CCNL Regioni ed Autonomie Locali, oltre alla retribuzione di posizione riconosciuta dal Comune di Scafati.