Di Adriano Falanga
“In questi giorni in cui non si è riunito il cda di Scafati Solidale, sto riscontrando delle strane discrasie nella graduatoria dei pacchi alimentari”. Parole di Luca Celiberti, ufficialmente ancora componente del consiglio di amministrazione dell’Istituzione, ufficiosamente rimosso dall’incarico assieme al vice presidente Raffaele De Rosa. Il presidente Andrea Granata è stato dichiarato inconferibile dall’Autorità Nazionale Anticorruzione di Raffaele Cantone. Celiberti rileva delle stranezze nella nuova graduatoria degli aventi diritto al pacco alimentare mensile. “Rilevo che decine di persone che sono rientrate nella graduatoria per anni, con le stesse caratteristiche e gli stessi requisiti, quest’anno sono fuori. Come mai?”. Appare strano secondo l’ex consigliere comunale: “direi un paradosso, perché nonostante abbiamo elevato il reddito Isee da 4 mila a 6 mila euro e i punteggi si fanno sempre allo stesso modo, tanti beneficiari che non hanno visto mutare le condizioni degli anni passati sono rimasti fuori”. Celiberti non punta il dito ma neanche nasconde la sua contrarietà: “l’anno scorso come cda abbiamo vigilato, oggi invece per le note vicende politiche non ci siamo potuti riunire, e non abbiamo potuto esercitare il controllo”. A stilare la graduatoria non è però il Cda della Scafati Solidale, ma il dirigente Vittorio Minneci. Secondo Celiberti, il consiglio d’amministrazione si sarebbe potuto riunire, perché se è vero che il presidente Andrea Granata è stato interdetto dall’Anac (ma ufficialmente il responsabile dell’anticorruzione Giacomo Cacchione ancora non ha materialmente eseguito la disposizione) è vero anche che a convocare il consiglio poteva essere il vice, Raffaele De Rosa. “Personalmente sono molto arrabbiato, anche perché in questi giorni in cui siamo mancati, stanno succedendo diverse anomalie, tra cui le discrasie sulla graduatoria dei pacchi”.
Alcuni mesi fa ci fu un tentativo da parte di Celiberti, assieme al dirigente Minneci, di revisione dello Statuto dell’istituzione che si occupa delle politiche sociali. Una proposta destinata ad arrivare in consiglio comunale, ma bocciata anche perché, tra l’altro, conteneva un aumento dei gettoni di presenza per i componenti del cda. Cantone ha dichiarato Granata inconferibile in virtù dei poteri che lo statuto gli concede. Poteri che di fatto non sono esercitati dal presidente ma dal dirigente. “Se il sindaco avesse portato in consiglio comunale il nuovo regolamento da me corretto – aggiunge Celiberti – non avrebbe avuto il problema con il presidente perché in quel regolamento sono stati ordinati, distinti e separati tutti quei poteri contestati che oggi sono causa di inconferibilità, nonché assegnati al direttore quelli di carattere di indirizzo amministrativo. In pratica un altro autogoal”. Chiarisce anche che nessuna revoca dell’incarico gli è stata notificata e volendo, attraverso il vice presidente De Rosa il cda potrebbe ancora riunirsi per esercitare le sue funzioni. “Tutto è molto strano, così facendo si rischia di ingolfare l’Istituzione anche perché Cantone ha interdetto l’amministrazione a nominare un nuovo presidente per tre mesi. E con Aliberti io non ho avuto nessun chiarimento o spiegazione nel merito”. A sollecitare il Responsabile comunale dell’Anticorruzione dottor Giacomo Cacchione ad eseguire al più presto quanto disposto dall’Anac, è Mario Santocchio. “Vanno rimossi immediatamente il Presidente di Scafati Solidale Andrea Granata e l’amministratore delegato della Scafati Sviluppo Spa, Mario Ametrano – così il consigliere di Fratelli D’Italia – Ricordiamo che tali soggetti non potevano essere nominati come del resto ha stabilito il dottor Cantone. Chiediamo di rispristinare la legalità nel più breve tempo possibile”.