Di Adriano Falanga
Si presentano ufficialmente anche a Scafati i militanti del movimento Noi Con Salvini. Coordinati a livello provinciale dall’ex An e consigliere comunale Pdl Mariano Falcone, terranno una conferenza stampa sabato mattina al Gran Bar di via Martiri D’Ungheria, dove oltre alla presentazione di Ugo Aiello quale referente cittadino, parleranno delle linee d’azione politica per Scafati. I salviniani scafatesi l’hanno già dichiarato, alle prossime e imminenti elezioni comunali sosterranno Pasquale Aliberti, già pronta una lista. Si dice favorevole alla decadenza il leader Falcone: “Dimettersi? E per cosa? Per una inchiesta alla quale la magistratura darà una risposta? Per denunce fatte? Se ci saranno riscontri, sarò il primo ad essere contro di lui, ma per ora i fatti sono altri e riguardano coloro che lo attaccano sul piano personale – spiega l’ex segretario di Alleanza Nazionale – dal punto di vista politico deve essere la città a bocciarlo o promuoverlo. Le opposizioni avevano la possibilità’ e i numeri per sfiduciarlo. Perché’ non lo hanno fatto? Forse non vogliono ritrovarselo di fronte in una prossima consultazione? Se sono così sicuri del suo fallimento politico vadano alle urne sfidandolo. L’elettorato boccerà sonoramente chi ha fallito. Aspettino la democratica risposta delle urne”. Non ha dubbi sul sostegno al primo cittadino: “Non vedo motivi ostativi, né dal punto di vista politico, né dal punto di vista morale né dal punto di vista umano”. Del resto, anche nella sua breve permanenza in Fratelli D’Italia, Mariano Falcone non ha mai rinnegato la sua amicizia con Aliberti, arrivando anche ad andare contro le ostilità del suo ex partito. Per Scafati pronti tre punti su cui sarà impostata la campagna elettorale: “Sociale: dare priorità alle famiglie italiane. Commercio: sgravi fiscali per chi apre nel centro storico e calmiere per gli affitti con accordi associazioni di categoria e proprietari”. Sul tema Sicurezza i militanti di Matteo Salvini chiedono il: “potenziamento della Tenenza dei Carabinieri e monitoraggio del territorio attraverso l’utilizzo di associazioni ambientaliste e di volontariato”, una forma più garbata e meno dura per decrivere quelle che comunemente vengono chiamate “ronde di quartiere”.