Scafati: Niente festa della pizza: l'assessore Pignataro si dimette - Le Cronache
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Scafati: Niente festa della pizza: l’assessore Pignataro si dimette

Scafati: Niente festa della pizza: l’assessore Pignataro si dimette

Scafati. Aliberti perde il primo tassello della sua Giunta, lascia l’assessore  Antonio Pignataro che giustifica  la sua decisione attribuendo a “motivi personali e di lavoro” il suo addio.   Ma le dimissioni sono diventate già un caso. Infatti, alla base delle dimissioni ci sarebbe la festa della pizza di Bagni, evento di cui Pignataro era tra i principali sostenitori e saltato per l’assenza di alcune autorizzazioni legate al piano sicurezza. Una questione smentita da Aliberti: «Nessuna discussione, nessuna crisi, semplicemente una decisione personale di grande responsabilità che appartiene a pochi», ha detto il primo cittadino. Pignataro, lascia le deleghe a Suap, Polizia locale, Commercio e Servizi cimiteriali, rappresentando uno dei fedelissimi del sindaco che ha da poco iniziato il suo terzo mandato elettorale. Nelle scorse settimane si era visto poco nelle attività portate avanti da Aliberti per quanto riguarda le sue deleghe: dalla questione fiume Sarno fino all’organizzazione della Notte bianca.  «Avevo insistito affinché non le presentasse nonostante i suoi innumerevoli impegni lavorativi perché resta sempre una risorsa sul piano della coerenza, dell’affidabilità e della conoscenza della macchina comunale – ha detto il sindaco di Scafati Aliberti -. Resta uno dei consiglieri comunali con i quali, anche in passato, ho sempre condiviso un percorso politico di passione per la città. Continuerà sicuramente ad essere protagonista dell’azione amministrativa che abbiamo messo in campo in questi primi mesi, anche in virtù del suo risultato elettorale che lo mette nelle condizioni di poter entrare in consiglio comunale». Dopo Pignataro si cerca un sostituto. In pole position ci sarebbe Alfonso Di Massa, assessore delegato al Commercio durante la scorsa amministrazione comunale guidata da Salvati e che rappresenterebbe un nome di garanzia per Aliberti. E non si esclude la nomina di una figura femminile.