Scafati. Nello Aliberti: verità giunta in ritardo - Le Cronache Provincia
Provincia scafati

Scafati. Nello Aliberti: verità giunta in ritardo

Scafati. Nello Aliberti: verità giunta in ritardo

Scafati. Tra gli assolti nel processo Sarastra, anche il fratello del sindaco di Scafati. Per Nello Aliberti la procura aveva chiesto 6 anni e 3 mesi di reclusione, invece per i giudici il fatto non sussiste rigettando così l’istanza presentata dal pubblico ministero Rocco Alfano. “Certamente che è stata una bella soddisfazione, arrivata però con 10 anni di ritardo. Innanzitutto devo ringraziare pubblicamente il mio avvocato Gennaro Maresca, poi però mi sento rammaricato di una cosa- dice il diretto interessato- cioè che a gioire con me non c’è stato mio padre volato in cielo nel luglio dello scorso anno”. Per Nello Aliberti è stata “un’esperienza da non augurare neppure al peggior nemico: ho trascorso momenti brutti anche dal punto di vista lavorativo. Essendo visto come una persona vicina alla camorra mi venivano chiuse tutte le porte e addirittura ho avuto problemi anche con il conto corrente in banca. E si sa che quando a un imprenditore gli si creano problemi del genere difficilmente si riesce a tirare avanti. Io come ho fatto? Grazie agli amici e a qualche familiare che non sono finito sul lastrico”. Cosa le ha insegnato questa esperienza? “Tante cose, a cominciare dalle persone che mi sono state sempre e veramente vicino e da chi si è allontanato considerandomi un appestato. Tuttavia, dopo quello che ho passato e che ripeto non auguro neppure al peggior nemico, non ho rancore verso nessuno. Anche verso la giornalista che andò dal titolare del fascicolo d’inchiesta a dire che l’avevo fatta minacciare da un camorrista….”. E cita ancora il padre. “Della giornalista (Valeria Cozzolino) in questione conservo sempre un ottimo ricordo, come quando si fermava a fumare sigarette con mio padre Nicola al quale strappava anche un sorriso. Ed era l’unica che lo faceva sorridere. No, contro di lei non porto nessun rancore”: Infine un augurio. “Che a Scafati ritorni la pace, si sotterri l’ascia di guerra tra le fazioni politiche e si lavori per il bene comune e della città. Non sono un politico nè sono interessato ad esserlo ma mi preme sottolineare che con un clima di pace e serenità Scafati possa ritornare una città all’avanguardia su tutto”, conclude Aliberti.