Scafati. Nasce il "gruppo dei cinque": sfida tra fedelissimi e malpancisti della maggioranza - Le Cronache
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Scafati. Nasce il “gruppo dei cinque”: sfida tra fedelissimi e malpancisti della maggioranza

Scafati. Nasce il “gruppo dei cinque”: sfida tra fedelissimi e malpancisti della maggioranza

Di Adriano Falanga

I fedelissimi sfidano i malpancisti, e al “gruppo dei 4” di Identità Scafatese si oppone il costituendo “gruppo dei 5”. Brigida Marra, Teresa Formisano, Carmela Berritto, Diego Del Regno e un ritrovato Mimmo Casciello avrebbero mostrato interesse ad unire gli intenti. La notizia è stata data nel corso della riunione di lunedì sera, e avrebbe provocato l’ira di Identità Scafatese, che l’ha intesa come una provocazione. Fatto sta che ultimamente dalla maggioranza traspare voglia di fare gruppo, come se la stessa maggioranza non fosse più una sola squadra. “Nessuna frattura con altri componenti di questa maggioranza, alla quale assicuriamo massima lealtà in un’ottica di assoluta condivisione con il programma politico Orgogliosi di Scafati guidato dal Sindaco Pasquale Aliberti – spiega Casciello, a nome del gruppo – Nasce invece, semplicemente una nuova piattaforma tra coloro che condividono uno stesso percorso politico. Un laboratorio di idee che getta le basi per affrontare in chiave costruttiva le proposte degli altri gruppi”. Non un unico gruppo, ma una sorta di “alleanza di intenti”, almeno è così che l’intendono i cinque costituendi. Non è deciso ancora il nome e neanche il portavoce. “Ci siamo resi conto che in questo momento particolare forse è più giusto continuare in gruppo che singolarmente – aggiunge Teresa Formisano – non bisogna mal pensare quando siamo noi a prendere decisioni simili”. Getta acqua sul fuoco Daniela Ugliano: “Mi sembra una cosa normale che ci possano essere delle affinità diverse tra i vari membri della maggioranza, mi auguro che queste siano propositive, d’altronde la politica si dovrebbe proprio basare sui gruppi . Forse per troppo tempo nella nostra amministrazione abbiamo avuto una manifestazione individualistica della politica, che non sempre ha dato ottimi frutti”. Si prova a ricucire lo strappo, cercando di trovare una sintesi che possa portare l’amministrazione a superare lo scoglio del voto al Bilancio. Tante le ipotesi, tra cui quella delle dimissioni del primo cittadino, sostenute pare, anche da Giancarlo Fele, vicesindaco. Più che altro la posizione di Fele appare però come un tentativo di andare in “avanscoperta” e scoprire chi, tra i consiglieri di maggioranza, vogliono davvero un Aliberti dimissionario. Un dato però è certo, quasi a nessuno piace l’idea di votare il Consuntivo 2015 grazie ai voti di Michele Raviotta e Filippo Quartucci. La squadra di Governo deve restare quella uscita dalle urne nel 2013, ragion per cui può risultare necessario ritrovare Pasquale Coppola e Pasquale Vitiello. Ma questi hanno già fatto sapere di essere disposti al dialogo ad una sola condizione: Pasquale Aliberti dimissionario. Il sindaco starebbe facendo le sue valutazioni, molto dipende anche dal piano di riequilibrio finanziario che il dirigente Giacomo Cacchione riuscirà a presentare. I tagli, si sa, vanno contro il consenso elettorale e non piacciono mai a nessuno.