Di Adriano Falanga
Vertice alla Provincia per risolvere la triste questione legata alla carenza di aule del liceo Caccioppoli. Dopo la forte protesta dei ragazzi sotto Palazzo Mayer della settimana scorsa, mercoledì pomeriggio una delegazione composta dal sindaco Pasquale Aliberti, dall’ingegnere Nicola Fienga, con preside Domenico D’Alessandro, e una rappresentanza di studenti e genitori, hanno incontrato per la Provincia il presidente Giuseppe Canfora e l’ingegner Lizio, delegato all’edilizia scolastica. C’è stato un lungo scambio di vedute giuridiche sul decreto ministeriale del 8 Dicembre 1975, la norma sulla quale il Comune di Scafati ha negato all’Ente provinciale il permesso di costruire nuove aule laddove oggi esiste la biblioteca del Liceo, presso la sede centrale di via Velleca. Il vertice ha avuto una fumata grigia, e cioè l’impegno ad effettuare un sopralluogo presso la vecchia struttura abbandonata di via Martiri D’Ungheria (che la provincia intende vendere in parte a un privato) per capire la fattibilità di poter riutilizzare i primi due piani e infine, non disdegnare la soluzione offerta dal sindaco Pasquale Aliberti, di usare quattro aule contigue, oggi vuote, situate nella scuola media Anardi. Sono ottimisti gli studenti, e promettono di non calare la guardia: “Sembra esserci apertura dalle componenti per una risoluzione delle urgenze in tempi brevi – spiega Manuel Masucci, tra i rappresentati d’istituto – ma speriamo che non siano le solite parole vuote e che questa volta si riescano a superare i soliti problemi burocratici e logistici per il bene della scuola tutta e per garantire un inizio del nuovo anno scolastico in modo decoroso e senza doppi turni”. Il liceo Caccioppoli attualmente dispone già di una succursale in via Sant’Antonio Abate, una struttura però contestata dai ragazzi e docenti, in quanto adiacente un opificio industriale conserviero. Nonostante i quasi 90 mila euro annuali di affitto pagati dalla Provincia, questa struttura non è in grado di far fronte ai circa 130 alunni di nuova iscrizione, quasi tutti residenti a Scafati. Da qui la necessità di trovare o nuovi locali, o almeno nuove aule.