Di Adriano Falanga
Anno nuovo, liceo vecchio. Si ripresenta anche quest’anno l’annoso problema della carenza aule per ospitare i liceali del Caccioppoli. La Provincia è restata sorda alle richieste di studenti e docenti, e nonostante incontri, promesse, sopralluoghi, la vecchia sede di via Martiri D’Ungheria resta in vendita (o meglio, quasi venduta) e ogni altra soluzione idonea ad ospitare la succursale è andata persa. L’unica struttura resta l’attuale stabile di via Sant’Antonio Abate, fortemente contestato da studenti, genitori e docenti perché ritenuto non idonea. E così, a pochi giorni dalla campanella di inizio anno scolastico, parte la raccolta firme dei genitori, mentre i ragazzi preannunciano lo stato di agitazione. “Quest’anno mio figlio frequenterà il terzo anno presso una fabbrica di pomodori funzionante adibita da anni a succursale – così la petizione, lanciata dalla signora Anna, mamma di un alunno del linguistico – l’unica alternativa che si presenta oggi è chiedere il nulla osta”. Dopo due anni dover lasciare i propri compagni non è certamente la soluzione migliore, e segnerebbe la sconfitta di chi invece ha pieno diritto di dover studiare nelle condizioni migliori, anche e soprattutto dal punto di vista igienico sanitario. La succursale, che pure costa poco meno di centomila euro l’anno di affitto alla Provincia di Salerno, è da tempo ospitata in una struttura unico corpo di fabbrica con un’industria conserviera, regolarmente in attività. L’anno scorso più volte si sono registrati disagi, sia per infiltrazioni di acqua piovana e sia per l’impraticabilità della strada nelle giornate di pioggia, essendo la struttura situata nel “perimetro degli allagamenti” tristemente noto a Scafati. Tutto questo preoccupa i genitori, che hanno deciso di tutelarsi e approfondire la questione.
“Nell’interesse di mio figlio, della sua salute e incolumità – continua la lettera della signora Anna al sindaco e al dirigente scolastico Domenico Giordano – chiedo copia dell’autorizzazione sanitaria ed agibilità della struttura adibita a succursale, rilasciate secondo legge dalle autorità competenti, e copia dei risultati dei test di salubrità dell’aria che i ragazzi respirano in quella struttura da Ottobre a Giugno”. Ristrutturare il vecchio edificio che fino a qualche decennio indietro ha ospitato il liceo non è ritenuto opportuno, sia per motivi economici, e sia per motivi strutturali. Scartata l’ipotesi Villa Nunziante, non sembra essere gradita neanche l’ipotesi vecchio ospedale Scarlato. Quest’ultima potrebbe rivelarsi forse la soluzione migliore, perché i locali sono situati nell’immediata vicinanza della Circumvesuviana, una comodità per i tanti iscritti non scafatesi. Lo scorso Aprile la dura protesta degli studenti, che rivendicavano anche il diritto ad avere la palestra, mai completata dalla Provincia, ente di competenza. Il nuovo anno si è già aperto con l’addio alla biblioteca, che è stata adattata per ospitare diverse classi. Insomma, tutto cambi affinchè nulla cambi al Caccioppoli, le cui condizioni sono sempre più precarie e arrangiate. Si prospetta un autunno intenso.