Di Adriano Falanga
<<Ma le pare che nella mia condizione professionale io possa essere indagato per associazione a delinquere, concorso in truffa aggravata e falso ideologico? La notizia è assolutamente falsa, e la responsabile della sua divulgazione è stata debitamente condannata per aver detto il falso>>. Così Valentino Antonetti, da qualche settimana sovraordinato dalla Prefettura di Salerno per occuparsi del comparto finanziario e delle partecipate del Comune di Scafati. Commercialista e Revisore dei Conti, Antonetti ha un master in “Analista di bilancio e Revisore dei conti delle Amministrazioni Pubbliche” ed è funzionario del Ministero dell’Interno. Sulle spalle una lunghissima esperienza come revisore dei conti. Accade che sul web una ricerca a suo nome restituisce un vecchio articolo del Messaggero in cui il professionista nato a Rieti nel 1961 risulta essere indagato per concorso in truffa aggravata e falso ideologico assieme ad altri dirigenti dell’Ater di Rieti, l’azienda che si occupa di edilizia pubblica nel Lazio, e di cui Antonetti è stato presidente dal 2006 al 2010. Ad accorgersene sono gli attivisti del M5S Scafati in Movimento. <<Dal giorno del suo insediamento, in ambienti vicini soprattutto alla ex maggioranza, circolano voci riguardo ad una vicenda legata alla sua figura: ci viene segnalato un articolo del Messaggero in cui viene menzionato come persona coinvolta in un’indagine che riguarda la gestione della Ater di Rieti – spiegano gli attivisti – A tutela della sua figura e ripetiamo in nome della trasparenza gli chiediamo delucidazioni, sui dirigenti e su chi opera nella pubblica amministrazione ci deve essere sempre massima trasparenza. Poco ci importa che sia evidentemente una persona vicina al Partito Democratico, quello che conta per noi sarà il suo operato volto a rimettere in sesto le disastrate casse della città. In un comune sciolto per infiltrazioni camorristiche non deve esserci alcun sospetto su chi viene mandato ad operare, anche solo voci che possono mettere in dubbio l’operato di questi ultimi>>. Raggiunto telefonicamente, Antonetti ha smentito fermamente il tutto, spiegando che si tratta di un articolo ripreso dalla testata nazionale a seguito di dichiarazioni pretestuose diramate da una ex dipendente della Ater, querelata e condannata. Tant’è che l’articolo non compare più sulla testata ufficiale del quotidiano, resta però nella “cache” di Google. <<Non so più come fare per rimuoverlo, lo stesso direttore di allora è stato rinviato a giudizio per la vicenda>> conclude Antonetti. Il professionista a Palazzo Mayer è stato chiamato come supervisore del dirigente d’area Economico Finanziaria, Giacomo Cacchione.