La sospensiva del resto era inutile, dopo il 27 novembre c’è stato il consiglio “fotocopia” del 9 dicembre, e la decadenza per il primo cittadino Pasquale Aliberti sembrava essere già accantonata. Il Tar ha deciso di non decidere e rinvia il tutto a data da destinarsi. Se avesse legittimato la seduta contestata, si sarebbe potuto aprire ancora uno spiraglio per ritornare al voto, ma oramai tutto è finito nei meandri, lunghi e burocratici, della Giustizia italiana.
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