Di Adriano Falanga
“Dimettiamoci tutti”. Non scema l’appello del Partito Democratico ai “colleghi” dell’opposizione. Tredici consiglieri, quanto basta per chiudere definitivamente questa consiliatura, e archiviare un’altra pagina della politica scafatese. “Il quadro politico amministrativo attuale ci consegna una città completamente bloccata. L’ attesa per la decisione del riesame, quella relativa all’eventuale scioglimento del Consiglio Comunale tengono la macchina amministrativa ferma, commissioni disertate, decisioni rinviate – ripete, ancora una volta, Margherita Rinaldi – E intanto nessuna risposta alla città sul Piano Urbanistico, sul Piano di Insediamento Produttivo, sulla sicurezza in città, oramai ostaggio di atti di criminalità quotidiani, sulle varie problematiche ambientali, sulla vicenda allagamenti, sul commercio in crisi e il lavoro che non c’è e, non ultimo, sulle politiche sociali assenti alla cui mancanza cercano di supplire le parrocchie e le associazioni di volontariato, basti guardare alla vicenda del centro “Raggio di Sole”. Di fronte a tutto questo, mentre il sindaco cerca di distrarsi dalle sue vicende giudiziarie lanciando un sondaggio sull’artista che dovrà animare il prossimo concertone di capodanno, che in una città normale ci può anche stare – continua la segretaria cittadina del Pd – noi siamo sempre più convinti che occorra un atto di responsabilità di tutte forze politiche per mettere fine a questa esperienza amministrativa che oramai si è esaurita nei fatti. Ancora una volta, quindi, come Partito Democratico, facciamo appello a tutti i gruppi di opposizione perché, con dimissioni collettive o con un atto di sfiducia, si ponga fine a questa consiliatura. Non è un atto “contro” qualcuno, ma un gesto non più rinviabile “per” la città”. Pronti alle dimissioni anche da Fratelli D’Italia. “Sono pronto a firmare per chiudere una volta per tutte questa bruttissima pagina di storia locale – spiega Mario Santocchio – Scafati ha bisogno di una nuova alba e senza dubbio bisogna archiviare questa gestione della cosa pubblica che ha prodotto solo danni sotto tutti i punti di vista”. D’accordo anche il capogruppo, Cristoforo Salvati: “Credo che rappresenti l’unica via di uscita dalla grave caduta di immagine della nostra città che subisce quotidianamente con le gravi accuse dei collaboratori di giustizia per il presunto voto di scambio politico elettorale di tipo mafioso di Aliberti e Company. Dobbiamo rimettere in gioco la fiducia nella politica libera da parte della città sana per poter ricostruire il senso dello Stato e della buona istituzione scevra da condizionamenti della criminalità’ per riportare la serenità’ nella macchina comunale e nei dirigenti liberi ed autonomi dalla politica”. Disponibilità anche dagli ex di maggioranza, in primis quella di Alfonso Carotenuto: “ero e sono fortemente critico sull’operato di questa amministrazione. Al di là di qualche sacchetto dei rifiuti fatto rimuovere (atto dovuto) non vedo da mesi nulla di concreto. Se dovesse essere estrema ratio per sbloccare la situazione credo che potrei seriamente prendere in considerazione l’ipotesi”. D’accordo anche il Presidente del Consiglio Comunale Pasquale Coppola e Pasquale Vitiello. Indecisi il gruppo Identità Scafatese: Stefano Cirillo, Daniela Ugliano e Bruno Pagano.