Di Adriano Falanga
Prove di distensione tra le associazioni “Scafati in Movimento” (in foto) e “Scafati Cinque Stelle” (foto sotto). Entrambe del meet up del Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo, la loro divisione nasce poco dopo le elezioni amministrative del 2013, quando il non brillante risultato elettorale conseguito accende malumori e incomprensioni. Candidato sindaco era Eugenio Panella, oggi a capo di Scafati Cinque Stelle. Le due anime grilline sono sempre state molto distanti sulla linea d’azione politica, decisamente moderata quella di Panella, politicamente aggressiva e quotidiana quella di Scafati in Movimento. Negli ultimi giorni, complice anche l’imminente campagna elettorale per le amministrative di Salerno, le due associazioni, su input dei parlamentari salernitani, starebbero definendo le modalità con cui presentarsi alle eventuali e probabili elezioni anticipate di Scafati del 2016. I parlamentari hanno chiesto unità, anche perché, nel caso di due liste distinte, nessuna avrebbe il simbolo, che da solo a Scafati vale i tre zero. Bisogna parlarsi e definire linee programmatiche, dopodichè ogni associazione presenterà i suoi candidati e solo allora si deciderà il nome del candidato sindaco, che potrebbe essere scelto sia tra gli stessi attivisti che dalla società civile.
Non sono pochi i professionisti che guardano al Movimento con interesse, in un clima di diffusa antipolitica una candidatura a sindaco con i grillini equivale ad elezione sicura, almeno come consigliere comunale. Dal 2013 ad oggi le circostanze sono totalmente cambiate, sconosciuti allora, presenti e attivissimi oggi. A spuntare un numero maggiore di candidati dovrebbe essere Scafati in Movimento, gruppo più noto agli scafatesi, e questo potrebbe determinare il candidato sindaco, a meno che non si finisca con le primarie. Dalla loro parte anche i sondaggi nazionali, che danno il Movimento come primo partito italiano. Occhi puntati sui pentastellati, che di contro fanno quadrato cercando di evitare di imbarcare “transfughi” dell’ultima ora, che in politica non mancano mai. Gli addetti ai lavori li vedono come quarta o quinta forza elettorale, incapaci di surclassare Forza Italia di Pasquale Aliberti o il Partito Democratico, o ancora Fratelli D’Italia. Eppure, almeno alle ultime elezioni europee e politiche il M5S si è sempre confermato secondo, dietro solo ai forzisti, partito di governo. Se è vero che risulterà difficile contrastare Forza Italia e il Pd su scala locale, è anche vero che come forza civica i grillini a Scafati si sono imposti scavalcando (almeno tastando gli umori elettorali) un paio di liste civiche che negli ultimi anni hanno fatto da ago della bilancia. Gli attivisti tengono alto il riserbo sulle loro azioni, consapevoli che l’effetto sorpresa potrà rivelarsi tanto un fiasco, tanto un boom. Decadenza di Aliberti permettendo, ovviamente.