Di Adriano Falanga
Sito di stoccaggio Helios: “è affare della Regione Campania” ha ripetuto a più riprese Pasquale Aliberti, prima di “cedere” (finalmente) alle pressanti ed esasperate richieste dei residenti, e decidere di avviare uno screening straordinario, quotidiano e approfondito, sulle attività dell’azienda che stocca e lavora rifiuti di ogni genere (e di ogne dove) in via Galileo Ferraris. E in Regione si muove qualcosa. In casa Movimento 5 Stelle protocollata un’interrogazione all’assessore all’Ambiente Fulvio Bonavitacola. L’atto è sottoscritto dagli onorevoli Michele Cammarano e Vincenzo Viglione. “L’impianto, situato in zona PIP a pochissima distanza dalle abitazioni, da anni crea notevoli disagi ai residenti a causa di odori nauseabondi e fastidi acustici che rendono la zona invivibile e costituiscono un pericolo per la salute pubblica – si legge – l’impianto gestisce anche rifiuti pericolosi per cui eventuali irregolarità possono essere fonte di danno alla salute pubblica; dalla documentazione esaminata si evince che le acque reflue confluiscono direttamente in fognatura, ma la zona PIP su cui è ubicato l’impianto non risulta dotata di adeguate fognature confluenti presso il depuratore”. In realtà le acque reflue finiscono, dopo depurazione, nel canale Fosso del Mulino, affluente del fiume Sarno. Il canale attraversa la campagna coltivata che circonda l’area. “Quali e quanti controlli siano stati effettuati dall’ARPAC per verificare il corretto funzionamento dell’impianto e l’attendibilità della documentazione fornita in sede autorizzativa e se tali controlli abbiano permesso di individuare le cause delle problematiche di odori e rumori denunciate dai cittadini – chiedono gli esponenti regionali grillini – quale sia la provenienza dei rifiuti stoccati e trattati presso l’impianto; se siano rispettate le tempistiche massime consentite e le condizioni di sicurezza per lo stoccaggio delle differenti tipologie di rifiuti, senza superare la quantità massima consentita di rifiuti stoccabili in ogni momento; se ritiene adeguata la frequenza del controllo delle emissioni in atmosfera stabilita nel decreto autorizzativo dell’impianto; quale sia il sistema di trattamento attuato per le acque reflue, per quelle di lavaggio e di prima pioggia; quali siano le azioni che la Giunta regionale, d’intesa con l’amministrazione locale e in sinergia con gli enti preposti, intende adottare per salvaguardare la salute dei cittadini residenti nella suddetta area”. “ Il Sindaco ha cercato di calmare gli animi attraverso la promessa di controlli, sanzioni e chissà quant’altro, ci dovrebbe spiegare però in tutti questi anni cosa ha fatto per tutelare la salute pubblica e la vivibilità della città – così il meet up locale di Scafati in Movimento – L’opposizione da tempo annuncia la richiesta di una convocazione di un consiglio comunale monotematico sul caso Helios e ci chiediamo se stanno ancora (dopo due mesi) per raccogliere 5 firme necessarie per la convocazione del consiglio comunale. Noi, nel silenzio e senza proclami, abbiamo protocollato un documento tecnico come interrogazione in Regione Campania in molto minor tempo”. Fulvio Bonavitacola, vice presidente regionale e assessore all’Ambiente, è esponente del Pd. “Il PD locale e Regionale si attivi sia per dare delle risposte politiche utili alla risoluzione delle problematiche e solleciti i dirigenti regionali per dare al più presto le risposte ai questi l’interrogazione presentata dal M5S – continuano gli attivisti – Solo le azioni dimostrano la realtà delle intenzioni e non le promesse fatte nelle riunioni come ha fatto il sindaco o i proclami sui giornali come hanno fatto le opposizioni consiliari”.