Di Adriano Falanga
“Nessun finanziamento da 24 milioni di euro per l’area Pip, solo proclami”. L’annuncio è di quelli delicati, importanti, da chiarire urgentemente. A scriverlo in una nota è Scafati in Movimento, a margine di un incontro in Regione Campania con una delegazione di onorevoli regionali del M5S. “Abbiamo avuto un incontro con il consigliere regionale Luigi Cirillo della commissione Affari istituzionali e autonomie locali sulla questione Pip. Il consigliere ci ha fornito interessanti informazioni sullo stato attuale del progetto industriale di via Sant’Antonio Abate e abbiamo appreso che in realtà nessun finanziamento da 24 milioni è in itinere per quest’area”. Gli attivisti spiegano meglio: “a breve dovrebbe arrivare una nota al Comune di Scafati in cui si chiederà di presentare uno stralcio del progetto da esaminare e rendicontare entro il 31 dicembre 2015, cioè una volta avuto l’approvazione della Regione su questa documentazione si dovrebbe svolgere una gara per l’affidamento dei lavori, e le gare necessitano di 53 giorni per l’espletamento, poi la ditta vincitrice entro un mese dovrebbe concludere i lavori. In poche parole si parla dell’impossibile”.
Punta l’indice l’associazione a cinque stelle: “ricordiamo ancora i proclami del consigliere Mimmo Casciello in cui annunciava piogge di investimenti da parte della Regione e l’annuncio in piena campagna elettorale poi svanito nel nulla, della firma del decreto dirigenziale che avrebbe permesso di accedere al finanziamento dei famosi 24 milioni di euro per il lunedì successivo, quel lunedì che non è mai arrivato”. Per la gestione di questo finanziamento, che, comunicati di Palazzo Mayer alla mano, è scoperto solo della firma al decreto da parte del neo Governatore Enzo De Luca, è stato anche istituito un apposito settore ad hoc, in quanto la Regione avrebbe chiesto, per sbloccare i fondi, la gestione diretta del comune di Scafati e non della Agroinvest. Secondo Palazzo Mayer il finanziamento rientrerebbe nella proroga concessa ai progetti oltre i 5 milioni di euro, quindi nessun rischio di perdita. Poi arriva la nota del M5S che mischia le carte in tavola. Chiaramente, occorre fare luce al più presto possibile.