Scafati. Helios, nuovo esposto dei residenti. Firmano in trenta - Le Cronache
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Scafati. Helios, nuovo esposto dei residenti. Firmano in trenta

Scafati. Helios, nuovo esposto dei residenti. Firmano in trenta

Di Adriano Falanga

Si sono presentati di nuovo sabato mattina, 14 gennaio, presso la locale Tenenza dei Carabinieri di via Oberdan. Restano sul piede di guerra i residenti di via Galileo Ferraris e dell’area Pip adiacente l’azienda Helios. Tra le mani del maresciallo Renato Ambrosanio è stato infatti depositato un nuovo esposto, dopo quello del luglio scorso. Questa volta però a sottoscrivere la denuncia nei riguardi dell’azienda che stocca e trasforma rifiuti urbani e non sono stati poco meno di trenta residenti. “Ogni giorno nella zona c’è un odore nauseabondo che irrita le vie respiratorie ed è percepito da tutte le persone residenti del territorio che quindi stanno vivendo un momento di disagio di non poco conto – si legge nella denuncia –  Ogni giorno, presso la società Helios, giungono numerosi autotreni che, in fila, attendono il proprio turno per scaricare il contenuto e molto spesso da questi mezzi si perdono dei liquami che si riversano sul manto stradale creando delle pozzanghere di oli e di altro materiale”. Nonostante il commissariamento e la denuncia nei riguardi dell’amministratore per reati ambientali da parte della Procura di Nocera Inferiore, la situazione sembra non essersi mai stabilizzata, l’apice nuovamente la scorsa settimana, quando più volte i residenti hanno chiamato i carabinieri, facendo verbalizzare la puzza acre e stringente emessa dall’opificio. “L’odore nauseabondo aumenta in maniera esponenziale durante le ore serali e notturne. Gli autotreni che ogni giorno scaricano i rifiuti presso la società creano sicuramente un forte disagio alla circolazione stradale della zona lasciando spesso in fila dei rimorchi per diversi giorni” prosegue l’esposto. Non solo puzza però, i firmatari hanno anche chiesto di verificare il processo di smaltimento delle acque, e se l’azienda dispone di un depuratore. Probabilmente si, stando a quanto relazionava l’ingegnere Nicola Fienga, a capo del settore Ambiente (e oggi all’Urbanistica) di Palazzo Mayer, diversi mesi fa, in risposta ad una interrogazione consiliare del Pd. Le acque, dopo depurazione, finiscono nel canale Fosso Del Mulino. Un canale di irrigazione dei tanti campi agricoli circostanti, che sfocia nel fiume Sarno. “Quando la società effettua dei lavori di pulizia all’interno, l’acqua stessa che fuoriesce si riversa all’esterno in strada creando un forte ristagno e di conseguenza un forte olezzo di sostanze non meglio specificate”. Venerdì scorso l’ennesimo, il terzo, rinvio della nuova conferenza dei servizi convocata dalla Regione Campania. Rinvii chiesti dalla Helios e sempre puntualmente accolti. L’azienda ha appena vinto il ricorso presentato al Tar contro la sospensiva emessa dal Comune di Scafati a seguito della revoca di parte dell’agibilità dei locali per difformità di tipo urbanistico. I giudici hanno motivato la decisione: “non ravvedendo nelle motivazioni dell’atto profili sostanziali di carattere igienico sanitario”. Significa che nell’opposizione presentata da Palazzo Mayer tramite il legale Lorenzo Lentini, le motivazioni edotte siano tutte di ordine amministrativo. Insomma, nessuna emergenza ambientale e sanitaria è stata chiesta dal Comune.